Medicina a distanza, intelligenza artificiale, velocità e precisione sono questi gli insegnamenti e i comportamenti irreversibili che secondo la multinazionale Fujifilm ha lasciato il Covid.
Per questo l’azienda ha impostato precise strategie di mercato che ha presentato al Congresso SIRM (Società italiana di radiologia medica e interventistics), dal 28 al 30 ottobre a Rimini, che ha riunito medici radiologi da tutta Italia.
Si tratta di tecnologie innovative e di servizi concreti nati per far fronte alle nuove esigenze dei pazienti causate dalla pandemia: meno accessi in ospedale, diagnosi veloci e precise, differenze tra i punti di cura.
L’approccio “one-stop solution“ di Fujifilm è stato sperimentato nelle due aree concettuali degli stand “Human-centered radiology” e “interventional radiology”.
Dunque innovazioni tecnologiche pronte a soddisfare alcune esigenze emerse con la diffusione del nuovo coronavirus: ospedalizzare meno possibile con la conseguente diagnostica a domicilio e valutazione a distanza, velocizzare il percorso diagnostico, necessità di dettagli di precisione. In poche parole: medicina a distanza, intelligenza artificiale, velocità e precisione. Perché l’obiettivo di Fujifilm è focalizzare la vicinanza al paziente e supportare il lavoro di tutte le figure professionali coinvolte nella diagnostica.
Con la pandemia è esploso l’uso della radiologia mobile nei reparti Covid e di terapia intensiva. E’ uno strumento diagnostico a raggi-X dotato di intelligenza artificiale, portatile, leggero e compatto pensato per essere utilizzato in vari contesti di trattamento medico. L’obiettivo è rendere la realizzazione di un esame radiografico più rapida nel contesto in cui si verifica il bisogno, con la possibilità di scattare fino a 100 immagini con una ricarica completa, in ambienti privi di alimentazione elettrica. Grazie alle integrazioni di intelligenza artificiale è un supporto per il personale medico e tecnico che salvaguardia il paizente perché è esposto ad una riduzione di radiazioni rispetto alle soluzioni convenzionali.
Per essere ancora più vicino al paziente, Fujifilm ha pensato alla radiologia a casa del paziente.
In questo scenario l’informatica ha un ruolo strategico nel mettere il paziente al centro del percorso di cura. Risponde a questa necessità la nuova piattaforma software di Fujifilm Italia che mira a essere di supporto al medico per l’esecuzione degli esami e la registrazione della diagnosi. Si inquadra nella radiologia digitale, di cui Fujifilm è leader. Questa soluzione consentirà di esaminare in toto il paziente e lo mette al centro di tutto il percorso diagnostico, dalla prenotazione dell’esame alla refertazione strutturata del medico, fino alla consegna dell’esito e gestisce la firma digitale remota e la firma elettronica avanzata.
Questi e altri importanti risultati sono stati raggiunti in particolare grazie all’integrazione di Fujifilm Healthcare Europe e la divisione Medical Systems di Fujifilm.