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Sclerosi multipla: partito lo studio pilota sulle onde d’urto radiali alle Molinette di Torino

Una nuova opportunità nell’ambito delle terapie sintomatiche per la sclerosi multipla. Il macchinario ad onde d’urto radiali, donato il 3 luglio 2021 dall’associazione 160CM all’ospedale Molinette di Torino, è utilizzato nello studio per valutare l’efficacia delle onde su un campione di 30 persone con sclerosi multipla.

Il progetto scientifico “Valutazione dell’efficacia delle onde d’urto radiali nella riduzione della
spasticità focale in pazienti affetti da sclerosi multipla” è partito il 4 luglio con le visite di
arruolamento del primo gruppo del campione individuato. Il progetto, guidato dalla dottoressa Paola Cavalla, responsabile del Centro sclerosi multipla, dal professor Adriano Chiò, direttore della Neurologia 1 Universitaria e del Centro sclerosi multipla e dal professor Giuseppe Massazza, direttore
del dipartimento Ortopedia traumatologia e riabilitazione, prevede uno studio longitudinale prospettico, in aperto, volto alla valutazione degli effetti delle onde d’urto radiali sull’ipertono in persone con “sclerosi multipla e spasticità focale” e alla valutazione dell’eventuale mantenimento dell’effetto nel medio e lungo termine.

In un momento di profonda riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, con la pubblicazione in
gazzetta ufficiale del nuovo DM 23 maggio 2022, n. 77 che definisce “Modelli e standard per lo
sviluppo dell’assistenza territoriale nel servizio sanitario nazionale”, l’avvio dello studio pilota e i
servizi che l’Associazione 160CM sta progettando in collaborazione con l’Asl TO3 e l’Università di
Torino, disegnano una nuova prospettiva per la sclerosi multipla. Il Progetto di Salute, previsto dal nuovo DM, consentirà al servizio sanitario nazionale di identificare le risposte cliniche socio-assistenziali, diagnostiche, riabilitative e di prevenzione da associare ai bisogni di salute delle persone con sclerosi multipla e di definire progetti di assistenza individuale integrata (Pai) e Piani riabilitativi individuali (Pri).

Le onde d’urto radiali, applicate a una determinata frequenza, hanno la capacità di lavorare
sul sistema nervoso centrale, agendo sui fusi neuromuscolari che regolano l’allungamento delle
fasce muscolari. Per chi ha spasticità, l’applicazione delle onde d’urto radiali potrebbe condurre a un
beneficio in termini di riduzione della rigidità della muscolatura e riduzione delle clonie (manifestazione involontaria della muscolatura che non decontraendosi inizia a tremare). Alla Città della Salute di Torino (Molinette) si utilizzano macchinari che utilizzano le onde d’urto “focali”, note per la loro azione nell’ infiammazione muscolo-tendinea, ma non efficaci nel trattamento della spasticità.

L’inserimento delle onde d’urto radiali all’interno dell’ospedale rappresenta un’ulteriore opportunità di cura per le persone con spasticità. Si tratta infatti di una terapia sintomatica che ha un costo elevato (nei centri privati, il suo costo può arrivare fino a 400 euro a seduta), che non tutte le persone possono permettersi. Considerando che il trattamento con le onde d’urto radiali, per mantenere un’efficacia a lungo termine, deve essere ripetuto a intervalli regolari, si può comprendere come pochi abbiano la possibilità di curarsi con questa terapia sintomatica.

L’Associazione 160CM intende dare voce a chi vive la sclerosi multipla in prima persona o al fianco
di una persona cara e contribuire alla definizione delle azioni di promozione della salute e prevenzione attraverso la co-progettazione e gestione di servizi territoriali concreti. Da settembre l’APS 160CM avvierà un programma di promozione dell’attività fisica che affiancherà al format 160Bike, già avviato nel 2021, una proposta di attività fisica adattata all’interno di spazi concessi dalle circoscrizioni e un’attività strutturata di sportello di primo ascolto e supporto psicologico dedicato ai malati di sclerosi multipla e loro caregivers.

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