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Spazio agli educatori professionali socio-sanitari: il manager dell’asl napoli 1 ciro verdoliva punta sullo scorrimento delle graduatorie attive in regione per risparmiare tempo e denaro

Il manager della Asl Napoli ha chiesto all’Azienda sanitaria di Caserta di reclutare 10 unità del profilo professionale attingendo alla graduatoria che l’Asl di Terra di Lavoro approvata il 12 settembre di un anno fa a margine di un concorso pubblico per titoli ed esami per 4 posti del profilo professionale in questione.

“Questa azienda – scrive il manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva al suo omologo di Caserta Amedeo Blasotti – ha necessità di reclutare personale del profilo professionale di Educatore professionale socio-sanitario; pertanto a fronte della disponibilità manifestata su piattaforma “Sinfonia” della Regione Campania, si chiede l’utilizzo di 10 unità con i relativi recapiti della graduatoria di merito del concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di 4 posti di Educatore professionale socio-sanitario indetto da codesta azienda la cui graduatoria di merito è stata approvata con deliberazione il 12 settembre del 2022”.

“La procedura – avverte Franco Ascolese, presidente dell’Ordine delle professioni sanitarie Tsrm-Pstrp di Napoli, Av, Bn e Caserta – giunge a valle di un costante e proficuo lavoro di confronto e di collaborazione che l’Ordine ha stabilito con i vertici delle Aziende sanitarie territoriali della Campania e segnatamente con la Asl Napoli 1.

Un percorso che mira a valorizzare i 18 profili professionali afferenti all’Ente nell’ambito dell’area assistenziale tecnica, della prevenzione e riabilitazione ora che la riforma dell’assistenza territoriale è diventata un’esigenza ineludibile.  Gli Educatori sociosanitari – aggiunge Ascolese – al pari delle altre professioni che rappresentiamo, svolgono un ruolo cruciale ancorché sottorappresentato nella assistenza sui territori, di prossimità alle famiglie, a domicilio come in ambulatorio”. 

Sulla specificità del ruolo degli Educatori professionali socio-sanitari nell’ambito della Sanità pubblica (figura non vicariabile da altri profili erroneamente considerati equipollenti come l’Educatore socio pedagogico) l’Ordine Tsrm Pstrp è di recente più volte intervenuto nel dialogo con le direzioni strategiche per chiarirne i confini.  “Dobbiamo dare atto al manager della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva – conclude Ascolese – di essersi fatto interprete delle legittime aspettative di un’intera categoria professionale come quella degli Educatori professionali”.

Parliamo di un professionista in possesso del diploma universitario abilitante deputato ad attuare specifici progetti educativi e riabilitativi nell’ambito di un progetto terapeutico elaborato da una equipe multidisciplinare volta allo sviluppo equilibrato della personalità dei pazienti con precisi obiettivi educativo relazionali in un contesto di partecipazione e recupero alla vita quotidiana e cura e il positivo inserimento psicosociale dei soggetti in difficoltà. Specificità di tutt’altra natura dunque rispetto ad altre figure di educatori come i socio-pedagogici destinati invece ad altri compiti e funzioni. Spazio agli Educatori professionali socio-sanitari: il manager dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva punta sullo scorrimento delle graduatorie attive in regione per risparmiare tempo e denaro.

LA CIRCOLARE DEL MINISTERO
Sui Concorsi per Educatori professionali nelle Asl è intervenuto il ministero della Salute (direzione generale per le professioni sanitarie) che ha trasmesso, il 20 luglio scorso, alle Regioni (per la Regione Sicilia prot. DGPROF/3/P) un parere sollecitato dall’Ordine Tsrm Pstrp e di riflesso da alcune aziende sanitarie in merito alla possibilità di indire da parte di esse, procedure selettive per Educatore professionale senza indicare lo specifico profilo professionale (socio sanitario ovvero socio pedagogico).

Nel parere suddetto il ministero fa presente che l’Educatore professionale (sociosanitario), quale figura sanitaria, è stata disciplinata dal Decreto ministeriale dell’8 ottobre 1998 mentre la figura dell’Educatore professionale sociopedagogico ha trovato disciplina nell’articolo 1 commi 59, 595 e 596della Legge 205 del 2017.

Detta legge ha operato la netta distinzione tra i due profili chiarendo gli ambiti di competenza e di occupazione e distinguendo nettamente la qualifica, il percorso formativo e l’ambito di interventi dei due tipi di professionisti. Da ultimo il Decreto ministeriale del 27 ottobre del 2021, nel definire le figure ed il ruolo dell’Educatore professionale sociopedagogico, marca ulteriormente la distinzione tra le due professioni.

Nel parere del Ministero viene inoltre sottolineata l’assenza di uno specifico inquadramento contrattuale nel Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021 del comparto Sanità e del relativo profilo, e di una specifica disciplina concorsuale per l’accesso nei ruoli del Servizio sanitario nazionale dell’Educatore professionale.

Ciò evidentemente a dispetto dei tanti concorsi in fieri segnalati dall’Ordine di Napoli, Avellino, Benevento e Caserta alle rispettive aziende. La Regione Sicilia e la Regione Puglia, dunque, per quanto sopra esposto, hanno già invitato gli Enti controllati (Asl e ospedali) ad assicurare la “puntuale applicazione dei contenuti dell’allegato parere, prevedendo l’inserimento nel Ssn della sola figura dell’educatore professionale socio-sanitario, apportando laddove necessarie modifiche ad eventuali bandi di concorso che prevedano indistintamente l’accesso delle due figure.

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