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Loncastuximab tesirine: una rivoluzione nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule b

L’approvazione di loncastuximab tesirine dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) segna un punto di svolta nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B (Dlbcl), offrendo una nuova speranza per i pazienti con questa forma aggressiva di tumore del sangue

L’approvazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) del rimborso di loncastuximab tesirine segna un momento epocale nella lotta contro il linfoma diffuso a grandi cellule B (Dlbcl). Questo farmaco, il primo e unico coniugato anticorpo-farmaco (Adc) mirato verso il CD19, è stato approvato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con Dlbcl e linfoma ad alto grado a cellule B (Hgbl) recidivanti o refrattari, dopo due o più linee di terapia sistemica.

L’approvazione in Italia segue quella della Food and Drug Administration (Fda) statunitense nell’aprile 2021 e dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) nel dicembre 2022, confermando l’efficacia e l’importanza di loncastuximab tesirine nel trattamento di questa forma aggressiva di linfoma non Hodgkin.

Il Dlbcl è il tipo di linfoma non Hodgkin più comune tra gli adulti, con un’incidenza mondiale di circa 150.000 persone e 36.000 in Europa, di cui 4.000 casi stimati in Italia. Tuttavia, circa il 40% dei pazienti mostra resistenza alle terapie o subisce una ricaduta dopo una risposta iniziale, rendendo cruciale l’identificazione di nuove opzioni terapeutiche.

Loncastuximab tesirine si è dimostrato efficace nei pazienti refrattari alla terapia più recente, anche dopo trattamenti precedenti come l’autotrapianto cellulare o la terapia Car-T. Lo studio registrativo di fase 2 Lotis-2 ha evidenziato risposte rapide e durature, con una risposta completa nel 24,8% dei pazienti e una risposta completa o parziale nel 48,3%. La durata mediana della risposta completa non è stata ancora raggiunta, ma l’82,9% dei pazienti che hanno ottenuto una risposta completa ha mantenuto tale risposta a 12 mesi.

Secondo il professor Carmelo Carlo-Stella, ematologo all’Humanitas University, loncastuximab tesirine rappresenta una speranza concreta per i pazienti con Dlbcl recidivante o refrattario, soprattutto per coloro che non rispondono ai trattamenti iniziali. Questa nuova opzione terapeutica potrebbe fare la differenza nella remissione completa e nella durata della risposta al trattamento.

Anche il professor Pier Luigi Zinzani, ematologo all’Università di Bologna, ha sottolineato l’importanza di loncastuximab tesirine come aggiunta significativa all’arsenale terapeutico contro il Dlbcl recidivante o refrattario. Grazie alla somministrazione singola e ambulatoriale, questo farmaco offre anche vantaggi logistici per i pazienti e i centri di trattamento.

Carina Fiocchi, direttore medico di Sobi Italia, ha evidenziato l’impegno continuo nello sviluppo di loncastuximab tesirine per offrire una speranza di miglioramento a lungo termine per i pazienti affetti da Dlbcl. Con questa nuova indicazione, Sobi Italia si propone di ampliare il raggio d’azione delle terapie anche verso pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario, fornendo loro una prospettiva di risultati migliori.

L’approvazione di loncastuximab tesirine segna quindi un importante passo avanti nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B, offrendo nuove speranze e prospettive per i pazienti affetti da questa malattia.

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