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Sport su neve: come prevenire gli infortuni e godersi la stagione invernale in sicurezza

Scopri come prepararti fisicamente, scegliere l’attrezzatura giusta e seguire le regole per praticare gli sport su neve senza rischi.

Gli sport su neve e ghiaccio rappresentano una forte attrattiva per oltre 4milioni di italiani, soprattutto nelle regioni del Nord. E i praticanti che decidono di avvicinarsi allo sci alpino, piuttosto che allo snowboard o allo sci di fondo, sono in continuo aumento. “Merito dell’evoluzione tecnica che ha dato la possibilità, a persone che non hanno grande dimestichezza con queste discipline, di avvicinarvisi”, spiega Andrea Ermolao, medico dello sport e Professore all’Università degli Studi di Padova. “Grazie all’innovazione tecnologica, infatti, tutti gli sciatori hanno a disposizione un’ampia scelta di materiali e la possibilità di trovare gli sci ideali, come cuciti su misura in base alle loro esigenze”.

Su l’umore giù il peso

I benefici per la salute psicofisica sono tantissimi. “Innanzitutto – continua Ermolao – sciare regolarmente riduce i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, abbassando i livelli di colesterolo e ipertensione nonché il peso, grazie all’aumento del consumo calorico (con un’ora di attività sulle piste si consumano  circa 400 calorie). Poi passare qualche giorno in montagna, anche a quote moderate come quelle tra i 1400 e i 2000 metri, migliora l’ossigenazione, aumenta la produzione di globuli rossi ed emogoblina nel sangue e, come conseguenza, rinnova sia il sangue che i tessuti, ringiovanendo il corpo”.  A giovarne anche la psiche: se come è noto l’esercizio fisico rilascia endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che aiutano a migliorare l’umore e a ridurre lo stress, farlo immersi nella natura dove l’aria è più “buona” il beneficio è doppio.

Cosa fare in caso di incidenti

Il rovescio della medaglia è il rischio incidenti sulla piste, complici l’inesperienza e la mancata preparazione fisica. Ogni anno, infatti, sono circa 35mila gli infortuni che coinvolgono gli sciatori (principianti ed esperti) e circa il 70% di questi sinistri richiedono il ricorso a una struttura sanitaria specializzata. “La maggior parte degli infortuni sugli sci sono provocati da cadute accidentali dovute alla distrazione dello sciatore o alla perdita di controllo dell’attrezzatura”, puntualizza Ermolao. “Una percentuale decisamente inferiore di sinistri, invece, è determinata dalle collisioni tra sciatori o tra sciatori e snowboarder”. I principali traumi che si verificano sono essenzialmente cinque:

  1. distorsione (32%): meglio nota come slogatura, interessa soprattutto gli arti inferiori, in particolare il ginocchio e consiste nella lesione di uno o più legamenti. In tal caso, si consiglia di rimanere a riposo per evitare di peggiorare lo stato dell’infiammazione; è anche opportuno applicare del ghiaccio sulla parte e di assumere antinfiammatori non steroidei (topici se il dolore non è intenso, orali se è acuto). Naturalmente è sempre opportuna una visita specialistica per una valutazione oggettiva del trauma subito;
  2. contusione (26%): si tratta di un trauma di lieve entità che comprime e schiaccia i tessuti molli sottostanti, ma che può lasciare indenne la superficie cutanea. Si consiglia riposo assoluto, applicazione di una borsa del ghiaccio sulla parte dolorante e un bendaggio costrittivo;
  3. fratture (12%): si tratta di interruzioni dell’integrità strutturale dell’osso. Sono molto più frequenti tra gli snowboarder che tra gli sciatori. In questo caso è necessario sottoporsi a un esame radiografico e rivolgersi a uno specialista del settore ortopedico;
  4. ferita o escoriazione (7%): si tratta di lesioni dovute allo schiacciamento dei tessuti molli. Si consiglia di pulire e disinfettare accuratamente la parte con apposite garze sterili.
  5. lussazione (6%): si tratta dello spostamento permanente dalla propria sede di un capo articolare dovuto a un trauma o a un falso movimento. Le lussazioni più comuni tra gli sciatori sono quelle che interessano le spalle. In questo caso si consiglia di effettuare un esame radiografico di accertamento e di sottoporsi a manovre correttive effettuate da personale medico specializzato. Nella maggior parte dei casi si rende necessario ricorrere alla fisioterapia riabilitativa, ma a volte può anche essere necessario un intervento chirurgico. Sarà in ogni caso l’ortopedico a indicare il percorso terapeutico necessario.

Vademecum per prevenire gli infortuni

Per proteggersi dai rischi sulla neve bastano poche accortezze, come ricorda lo specialista: 

  • Affrontare un periodo di allenamento fisico – alcuni mesi prima delle vacanze in montagna è buona regola dedicarsi a un allenamento mirato per ridurre le possibilità di infortunio.
  • Equipaggiarsi con attrezzature sicure e idonee – utilizzare strumenti certificati e della corretta misura come sci, scarponi e casco, per evitare infortuni agli arti superiori, inferiori e ridurre il rischio di trauma cranico.
  • Mai sottovalutare dolori e fastidi – prima di partire risolvere qualsiasi tipo di dolore: sono campanelli d’allarme che possono alterare il controllo sul movimento e favorire l’instabilità.
  • Osservare le regole degli impianti sciistici – conoscere e rispettare la segnaletica sulle piste, effettuando soste e sorpassi, senza pericolo per sé e per gli altri.
  • Non scordarsi di fare stretching –  eseguire esercizi in grado di scaldare e allungare i muscoli consente di scongiurare stiramenti, strappi o semplici risentimenti.
  • Alimentarsi in modo equilibrato – non saltare mai la prima colazione, orientandosi verso un pranzo più leggero ed equilibrato.
  • Prudenza, buon senso e attenzione alla velocità: comprendere i propri limiti, mai esagerare, fermandosi se necessario. La velocità deve essere adeguata alla propria preparazione tecnica e fisica, alle condizioni generali del tempo e delle piste.
  • Valutare attentamente le condizioni metereologiche, la  visibilità e le caratteristiche della neve: prima di ogni discesa è importante essere bene informati sulle previsioni meteo, che in montagna cambiano repentinamente. 
  • Procedere sempre in compagnia: evitare di restare isolati, per poter avere la possibilità di aiuto in caso di necessità.

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