la principale società scientifica della disciplina per il più importante appuntamento scientifico del settore
Quattrocentocinquanta relatori, di cui un centinaio tra i top level dell’ortopedia provenienti da altre parti del mondo, oltre 1500 iscritti: Napoli di prepara ad accogliere alla Stazione marittima dal 27 al 29 marzo, il quarto Meeting annuale della Siag-Ascot la principale società scientifica della disciplina per il più importante appuntamento scientifico del settore. Donato Rosa, docente dell’Università Federico II di Napoli e Giovanni Di Giacomo, del Concordia Hospital di Roma, presiederanno i lavori.
Fari puntati sul futuro della medicina rigenerativa e sulle nuove frontiere chirurgiche di ricostruzione articolare, dei legamenti e sulla protesica con un focus sulla gestione delle infezioni. Napoli capitale italiana dell’Ortopedia: la città di prepara ad accogliere alla Stazione marittima dal 27 al 29 marzo, il quarto Meeting annuale della Siag-Ascot(Società scientifica che consorzia tutte le specialistiche di chirurgia del ginocchio, della cartilagine, l’artroscopia, dell’arto superiore e relative alle tecnologie ortopediche). Si tratta del più importante evento scientifico del settore: per tre giorni specialisti provenienti da tutto il mondo saranno impegnati in sessioni, simposi, letture magistrali, interventi chirurgici live, tavole rotonde, approfondimenti, corsi di formazione, tavole rotonde per discutere di casi clinici complessi e illustrare le nuove frontiere di questa disciplina che incrocia la vita sportiva, il quotidiano delle famiglie, investe il mondo dello sport, riguarda le famiglie, gli adulti, i bambini e gli anziani. Un faro che si accede sull’evoluzione della medicina sportiva e della chirurgia articolare che ha trasformato l’approccio alla prevenzione, la diagnosi e trattamento delle lesioni sportive, inclusi i trattamenti di chirurgia ortopedica di elezione, nel corso degli ultimi anni. Un congresso internazionale che riunisce esperti di ortopedia e traumatologia dello sport provenienti da tutto il mondo per discutere e confrontare le diverse metodologie terapeutiche e le le più avanzate innovazioni in questo campo della pratica clinica.
Le Sessioni plenarie ospiteranno i leader mondiali nel campo dell’ortopedia sportiva e della chirurgia articolare con tavole rotonde sul confronto degli approcci terapeutici tra diverse nazioni. Previste sessioni tematiche sul trattamento delle lesioni muscolari e tendinee, sulle innovazioni nella chirurgia artroscopica, nella gestione delle fratture sportive, della riabilitazione post-operatoria e recupero funzionale sulla chirurgia ortopedica di elezione, inclusi interventi per artrosi, sostituzione articolare e ricostruzione legamentosa”.
“Si tratta del più importante appuntamento scientifico dell’anno in campo ortopedico – avverte Donato Rosa, docente associato di Malattie dell’Apparato locomotore, chirurgia del ginocchio, artroscopia e terapie rigenerative muscolo scheletriche dell’Università Federico II di Napoli che insieme a Giovanni Di Giacomo, del Concordia Hospital di Roma, presiede i lavori – in città ci saranno circa 500 relatori delle più importanti scuole italiane della disciplina ed alcuni dei più autorevoli esperti a livello internazionale.
“Parleremo di Chirurgia artroscopica, del ginocchio, della spalla, gomito, anca, caviglia polso, della chirurgia protesica del ginocchio e della spalla – avverte Donato Rosa – e poi della chirurgia di revisione che interviene quando in prima battuta qualcosa non è andato per il verso giusto, della chirurgia avanzata del ginocchio (osteotomie, rotula), Non mancheranno le sessioni dedicate alla robotica, all’ortopedia nello sport, alle infezioni e altre complicanze della pratica clinica traumatologica e non, con lo sguardo rivolto alla ricerca di base, alle nuove tecnologie e un focus speciale dedicato alle più innovative e promettenti tecniche di rigenerazione dei tessuti tramite cellule staminali, fattori di crescita e altre tecniche, sia quelle più note che altre di più recente acquisizione, diventate tutte utilizzabili nell’armamentario dell’ortopedico per riparare una lesione traumatica, infiammatoria o degenerativa”.
Spazio a workshop pratici sulle tecniche più avanzate di ricostruzione legamentosa ma anche sulle nuove tecnologie in diagnostica per immagini, sugli approcci integrati alla riabilitazione sportiva, le procedure di chirurgia ortopedica di elezione con focus su artroplastica e artroscopia senza mancare la presentazioni di Studi clinici e l’esposizione di casi particolarmente complessi con un focus sulle soluzioni adottate e una discussione finale sui risultati di studi multicentrici internazionali.
“L’obiettivo è condividere le esperienze cliniche, le tecniche chirurgiche avanzate e le strategie di riabilitazione, confrontarci sulle terapie, analizzare e confrontare gli approcci terapeutici utilizzati in diverse regioni del mondo, identificando le migliori pratiche e le aree di ulteriore miglioramento”.
Innovazione e ricerca sono centrali in Ortopedia: fari puntati sulle ultime ricerche e innovazioni tecnologiche applicate alla traumatologia e chirurgia ortopedica puntando a favorire la collaborazione internazionale. Ma anche sulla formazione sia per i medici laureati che seguono le scuole di specializzazione sia per specialisti che hanno l’opportunità, di svolgere una formazione avanzata attraverso workshop, sessioni pratiche e lezioni magistrali tenute da esperti di fama internazionale. Il congresso vedrà la partecipazione di specialisti in ortopedia e traumatologia sportiva provenienti dal resto d’Italia e da altri paesi del mondo, da Stati Uniti, Europa, Asia, Australia, America Latina, Africa che condivideranno le loro esperienze e le specificità degli approcci terapeutici adottati nei loro paesi di origine, favorendo lo sviluppo di linee guida globali. Un congresso che rappresenta un’opportunità unica per ortopedici, fisioterapisti, medici sportivi e ricercatori per aggiornarsi sulle ultime novità nel campo della traumatologia sportiva e della chirurgia ortopedica di elezione e per confrontare diverse pratiche terapeutiche e costruire una rete di contatti internazionali. La collaborazione e il dialogo tra professionisti di diverse culture mediche permetteranno di elevare gli standard di cura per gli atleti di tutto il mondo, promuovendo un futuro di salute e performance ottimale.