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Coronavirus, i fisici: “Può volare fino a 4 metri”

Le famigerate goccioline (droplets) emesse da colpi di tosse o starnuti viaggiano più lontano e si mantengono in sospensione più a lungo nel clima freddo umido.

Sospettavamo qualcosa del genere, e puntualmente uno studio sulla fisica dei fluidi condotto da un team internazionale guidato da ricercatori del San Diego Jacobs School of Engineering dell’Università di California, dell’University of Toronto, dell’Indian Institute of Science ha misurato il fenomeno.

Gli autori hanno applicato un modello matematico per simulare la diffusione dei virus respiratori compreso il Sars-Cov-2 applicando la cosiddetta teoria del tasso di collisione, che esamina i tassi di interazione di una nuvola di goccioline emessa attraverso le prime vie aeree da una persona che alberga il virus nelle mucose.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Physics of Fluids. La carica virale dispersa nell’aerosol, a seconda delle condizioni ambientali, può veleggiare fino a una distanza dalla fonte che varia da 2,4 a quasi 4 metri. Ne consegue che, senza mascherine, la distanza sociale di sicurezza di minimo un metro potrebbe essere insufficiente.

https://jacobsschool.ucsd.edu/news/news_releases/release.sfe?id=3087

Sindrome da coronavirus, sei varianti in base ai sintomi

Da segnalare anche le anticipazioni di uno studio inglese, che non è ancora apparso su riviste scientifiche, che sulla base dei sintomi ha descritto sei tipologie di Covid-19, al fine di prevedere l’evoluzione della malattia.

«Abbiamo utilizzato una app per ottimizzare la terapia e per monitorare le persone più esposte al Covid-19 – ha dichiarato Claire Steves del King’s College di Londra, primo autore – la capacità di intravedere, al quinto giorno di malattia, che piega prenderà la sindrome ci consente di prendere per tempo decisioni cruciali, come avviene attraverso un puntuale monitoraggio dei livelli dell’ossigeno nel sangue e dei livelli di zuccheri».

La prima forma di Covid è stata descritta come simil influenza senza febbre, con perdita del senso del gusto. Il secondo tipo descritto è una sindrome simil influenzale con febbre, raucedine e calo di appetito. Un altro Covid, diverso dai precedenti, presenta invece sintomatologia gastrointestinale senza tosse, e con manifestazioni tipiche come la diarrea.

Tre altre forme di affezione da Coronavirus sono pià gravi e si distinguono per presenza (4) di astenia e senso fatica cronica, (5) stato confusionale e (6) gravi sofferenze di tipo respiratorio e addominale. Solo l’1,5% dei pazienti del primo tipo ha bisogno del supporto respiratorio, che serve invece al 20% di quelli del gruppo 6.

https://www.kcl.ac.uk/news/six-distinct-types-of-covid-19-identified

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