In Italia, i Molecular Tumor Board e i test genomici NGS non sono ancora uniformemente diffusi. L’analisi evidenzia carenze in diverse regioni e propone azioni concrete per garantire equità nell’accesso alle terapie personalizzate per i pazienti oncologici
Un’analisi presentata oggi a Roma da Cittadinanzattiva ha rivelato un panorama variegato e non uniforme nell’applicazione delle cure personalizzate per i tumori in Italia. In particolare, i ‘Molecular tumor board’ (Mtb), fondamentali per la medicina personalizzata contro il cancro, non sono ancora una realtà in tutte le regioni italiane. Questi organismi, composti da vari specialisti, sono incaricati di valutare i risultati dei test di profilazione genomica e individuare le migliori opzioni terapeutiche per i pazienti con tumori in fase avanzata, per i quali non esistono terapie standard.
Situazione dei Molecular Tumor Board
Secondo l’analisi, le regioni Basilicata e le province autonome di Bolzano e Trento non hanno ancora istituito questi board. In Lazio esiste un Mtb a livello aziendale, mentre in Friuli Venezia Giulia è stata proposta la sua istituzione. Regioni come Veneto, Toscana, Liguria, Campania, Piemonte/Valle D’Aosta, Sicilia, Puglia, Calabria, Abruzzo, Umbria hanno adottato i Molecular tumor board prima della legge 233/2021 e del successivo decreto ministeriale del 30 maggio 2023, che ne ha formalmente stabilito l’istituzione.
Profilazione Genomica con NGS
Anche la distribuzione dei centri specializzati nell’uso delle tecnologie di profilazione genomica Next Generation Sequencing (NGS) è disomogenea. Lombardia e Sicilia sono le regioni con il maggior numero di strutture, mentre Abruzzo, Basilicata, Molise, la provincia autonoma di Bolzano e Sardegna ne contano solo uno ciascuno. Il Molise, ad esempio, si appoggia al Pascale di Napoli in attesa di un centro al Cardarelli di Campobasso. Regioni come Calabria, Emilia Romagna, Marche, Friuli Venezia Giulia e Toscana hanno distribuito i centri per aree geografiche. La Liguria ha adottato un sistema Hub & Spoke.
Proposte e Obiettivi
L’Osservatorio civico sulla medicina personalizzata ha avanzato diverse proposte per migliorare l’implementazione del modello di medicina di precisione in Italia. Valeria Fava, responsabile del coordinamento politiche della salute di Cittadinanzattiva, ha sottolineato due priorità urgenti: la costituzione e piena operatività del Centro di coordinamento nazionale unico dei Mtb e l’allocazione di risorse aggiuntive nella prossima Legge di Bilancio per il potenziamento dei test NGS.
Azioni Regionali e Nazionali
Le proposte comprendono l’istituzione e l’operatività dei Mtb regionali, l’identificazione dei centri specialistici di profilazione molecolare con NGS e l’implementazione di percorsi per l’accesso alla medicina personalizzata in ogni Pdts (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) per patologia. Entro il 2025-2026, si richiede l’entrata in vigore del decreto tariffe e l’aggiornamento dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) per includere i test NGS.
L’obiettivo è garantire un accesso equo e tempestivo alle nuove opportunità di cura, migliorando così la qualità della vita e le prospettive di guarigione dei pazienti oncologici in tutta Italia.
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