Intervista a Fabio Gilioli, Direttore Dipartimento Medicina Interna e Riabilitazione Ausl Modena, Presidente FADOI Emilia-Romagna
Il diabete, una condizione che coinvolge milioni di individui in tutto il mondo, può comportare una serie di sfide e richiedere attenzione costante per gestirne gli effetti. Tra i motivi più comuni di ricovero per i pazienti diabetici, emergono sfide che vanno oltre il semplice controllo della glicemia.
Le complicazioni acute, come l’ipoglicemia e l’iperglicemia, sono tra le ragioni principali di ricovero. L’ipoglicemia, o bassi livelli di zucchero nel sangue, può causare sintomi gravi come confusione, tremori e persino perdita di coscienza. D’altro canto, l’iperglicemia, o livelli elevati di zucchero nel sangue, può portare a complicazioni a lungo termine, tra cui danni a reni, occhi e nervi.
Le infezioni costituiscono un’altra causa significativa di ricovero per i pazienti diabetici. Il diabete può compromettere il sistema immunitario, rendendo più difficile per il corpo combattere le infezioni. Le ferite che guariscono lentamente possono portare a infezioni gravi, richiedendo cure mediche immediate e, talvolta, il ricovero ospedaliero.
Le complicanze cardiovascolari, come l’infarto e l’ictus, sono ulteriori motivi di preoccupazione per i pazienti diabetici. L’infiammazione cronica associata al diabete può contribuire a condizioni cardiache, rendendo essenziale il monitoraggio e la gestione attiva del rischio cardiovascolare.
La gestione efficace del diabete richiede una visione olistica della salute, con un focus particolare sulla prevenzione e la gestione precoce delle complicanze. L’educazione continua, la consulenza nutrizionale e un monitoraggio regolare sono elementi chiave per mantenere una salute ottimale e prevenire ricoveri non necessari.
Solo attraverso un approccio integrato alla gestione del diabete possiamo migliorare la qualità della vita di coloro che vivono con questa condizione e ridurre l’incidenza di ricoveri legati alle sue complicazioni.
A parlarne è Fabio Gilioli, Direttore Dipartimento Medicina Interna e Riabilitazione Ausl Modena, Presidente FADOI Emilia-Romagna, nel corso dell’evento “LA PANDEMIA DIABETE T2 – DAI MODELLI ORGANIZZATIVI, ALLE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CURA”, organizzato da Motore Sanità.
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