Intervista alla Professoressa Daniela Lucini, Università degli Studi di Milano Statale
Le competenze del medico dello sport, oltre a essere incentrate sulla piena conoscenza della medicina generale, devono comprendere padronanze specifiche sui principi che legano questa agli sport. Una preparazione trasversale e multidisciplinare che porta alla fusione di competenze fisiologiche, biologiche e psicologiche. Le patologie più comunemente trattate dal medico dello sport sono quelle legate alle cause di non idoneità alla pratica sportiva e comprendono principalmente le aree: cardiologica, ortopedica, respiratoria. Ma l’attività dello specialista in medicina dello sport non si limita alla sola valutazione della condizione fisica dei soggetti che praticano attività sportiva certificandone l’idoneità, ma si occupa anche di: svolgere attività di primo soccorso e controllo sanitario durante le competizioni sportive agonistiche, in qualunque disciplina, con il ruolo di medico di gara; coordinamento e organizzazione di una rete sanitaria di emergenza durante le gare di sport motoristici; assumere l’incarico di medico sociale all’interno degli staff tecnici delle società sportive, ruolo molto importante per molti aspetti e non privo di responsabilità; pianificare le cure specializzate più appropriate per il recupero dagli infortuni sportivi e il successivo riavvio all’attività fisica. A parlarne, in occasione del “CORSO TEORICO-PRATICO DI PRESCRIZIONE DI ESERCIZIO FISICO PER STUDENTI E LAUREATI IN MEDICINA E CHIRURGIA” dell’U.O.C. Medicina dello Sport e dell’Esercizio ed Exercise is Medicine Italy – Dimed, è la Professoressa Daniela Lucini, Università degli Studi di Milano Statale.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Profilazione molecolare dei tumori solidi: il ruolo degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Tumori solidi: garantire l’accesso a diagnosi e cure di precisione, Profilazione molecolare dei tumori solidi: quale modello per l’oncologia ligure?.