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Regione Lombardia, contro la cirrosi epatica è importante essere in rete

La rete gastroenterologica è un progetto virtuoso che ha l’obiettivo di rispondere in un’ottica clinico-assistenziale e organizzativa ai bisogni di cura dei soggetti affetti da patologie gastroenterologiche e da cirrosi epatica.

La prevalenza della cirrosi epatica come patologia cronica è valutabile in Regione Lombardia attraverso la Banca Dati Assistiti – BDA, in cui i soggetti vengono individuati in base a traccianti quali esenzione e diagnosi specifiche di dimissione ospedaliera in un periodo di 10 anni.

La BDA, se da un lato può sottostimare la prevalenza della patologia, in quanto si basa esclusivamente sulla rilevazione di prestazioni sanitarie in servizio sanitario nazionale, dall’altro consente di evidenziare almeno in parte il livello di fabbisogno clinico-assistenziale dei pazienti.

Nella BDA i cronici affetti da cirrosi, rilevata come diagnosi principale e come comorbidità, in Lombardia nel 2019 sono circa 32.400 (-2,7% rispetto al 2018), con una prevalenza dello 0,3% sui residenti.
La maggior parte di essi (69,7%) è affetto da cirrosi come patologia principale (quasi 22.600 soggetti, -2,4% rispetto al 2018; prevalenza 0,2%), che rappresenta la 19esima condizione cronica per frequenza. Circa il 75% di questi pazienti è ad alta complessità di cura (grado di complessità più elevato nel 15% dei casi e intermedio nel 60%), trattandosi di soggetti nella maggior parte affetti da multimorbilità (tra cui ipertensione, diabete, neoplasie attive, scompenso) che richiedono una gestione multidisciplinare e fortemente collaborativa tra specialista e medico di medicina generale.

Cirrosi epatica, la situazione in Lombardia

Per poter rispondere in un’ottica clinico-assistenziale e organizzativa ai bisogni di cura dei soggetti affetti da patologie gastroenterologiche e da cirrosi epatica in generale e quindi anche dei cirrotici, delineando la reale disponibilità di strutture sanitarie e la tipologia dell’offerta in risposta ai diversi livelli di fabbisogni clinico-assistenziali, nel 2019 la Regione ha avviato l’istituzione della Rete gastroenterologica, che tuttavia verrà resa operativa nel 2021 a causa dell’emergenza Covid-19 intercorsa.

Occorre evidenziare che durante la pandemia i cirrotici non richiedenti interventi di emergenza, come in generale i pazienti che non necessitavano di interventi in acuzie, hanno potuto usufruire delle prestazioni in telemedicina, che sono state promosse sul territorio regionale; sono state normate quelle in modalità televisita per l’erogazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale rivolte a pazienti inseriti in un percorso di follow-up da patologia nota o in un PDTA formalizzato (DGR XI 3528 del 05/08/2020).

Un’ulteriore opportunità di miglioramento della gestione dei pazienti cirrotici, in particolare nella fase diagnostica, si è resa disponibile nel 2021 con la definizione a livello nazionale di un percorso di screening opportunistico dell’HCV finalizzato all’individuazione dei potenziali pazienti affetti da epatite C e del “sommerso”.
Nelle more dell’implementazione di tale screening a livello nazionale, la Lombardia ha avviato il percorso di attivazione coinvolgendo operativamente la Rete regionale HCV (alla quale peraltro si deve la definizione dal 2015 del Protocollo diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) per la gestione dell’HCV cronica).

Le volete sfogliare il numero dedicato alla cirrosi epatica, seguite questo link.

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