La Federico II è tra i pochissimi Atenei italiani a proporre nella propria offerta formativa un master specificatamente dedicato alla chirurgia robotica.
“Come Scuola di Medicina – afferma la presidente Maria Triassi – riteniamo indispensabile innalzare costantemente il livello e la qualità della nostra proposta formativa. E’ sempre più necessario, infatti, che i medici e i professionisti della sanità siano padroni delle nuove attrezzature e delle innovazioni tecnologiche in campo medico affinché si possa garantire ai nostri pazienti una sanità efficiente e d’eccellenza che contribuisca a fermare le migrazioni sanitarie ed anzi a invertire la tendenza”.
Il Master si propone di fornire ai medici specializzandi e specialisti in chirurgia generale tutte le competenze necessarie per un moderno e completo approccio rispetto a patologie che potrebbero essere trattate e affrontate con l’impiego di robot. “Ad oggi – spiega il coordinatore del Master, il professore Giovanni De Palma.
– Siamo il primo Dipartimento universitario Italiano a garantire una certificazione ufficiale accademica della qualità e competenza del chirurgo nell’esecuzione di interventi di chirurgia robotica in Chirurgia generale, una certificazione che potremmo definire come ‘una patente’ per il corretto utilizzo dei robot”.
La chirurgia robotica nell’ambito della Chirurgia generale ha un vasto campo di applicazione che spazia dalla chirurgia radicale delle neoplasie epatobiliopancreatiche, esofagogastriche e colorettali, alla chirurgia conservativa per le patologie funzionali esofagee e gastriche e alla chirurgia ricostruttiva della parete addominale.
“Il chirurgo che si dedica alla chirurgia robotica – sottolinea Marco Milone, tra i proponenti del master – si configura come un esperto di riferimento per il trattamento di numerose patologie e necessita quindi di competenze adeguate”.
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