Anche la tecnologia deve essere intesa come strumento di prossimità reale, quando si parla di sanità di prossimità nelle aree interne del nostro territorio, “andando verso un sistema di “connected care” capace di aumentare le opportunità e che sottende un cambio di paradigma: il cittadino al fianco, protagonista del suo percorso di cura, consapevole e coinvolto nelle scelte di salute”. Lo ha ribadito Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale FNOPI-Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche durante l’evento organizzato da Motore Sanità dal titolo “Sanità di prossimità nelle aree interne. Situazione e prospettive. Focus on”, ospitato presso il Grattacielo della Regione Piemonte, il 6 ottobre scorso.
La sanità digitale non rappresenta quindi solo un investimento tecnologico, ma è soprattutto una prospettiva di servizio sanitario ai cittadini. Come spiega la Mangiacavalli ai microfoni di Mondosanità, “Far evolvere competenze e tecnologie è una delle sfide per l’infermiere che ha in carico il caso, sostenendo un vero e proprio processo di “empowerment” del paziente e del suo contesto di cura. In questo senso, l’infermiere ha un ruolo traino nel processo di superamento della fragilità digitale”.
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