In Sardegna i casi di diabete di tipo 2 sono in notevole crescita, tanto da porsi ai livelli più alti d’Italia rispetto alla popolazione residente con 50 mila pazienti conclamati e circa 30 mila non diagnosticati, di questi 10 mila sono seguiti con i sensori glicemici da allargare a tutti gli insulino trattati. Che ruolo ha la farmacia nella comunicazione e informazione sulla patologia diabetica?
In occasione dell’evento “La pandemia diabete T2, da modelli organizzativi alle criticità gestionali alle nuove opportunità di cura” promosso da Motore Sanità, la testata Mondosanità ha intervistato il presidente di Federfarma Sardegna, Pierluigi Annis che spiega il ruolo della comunicazione messo in campo dal farmacista quando si tratta di parlare a pazienti con diabete di tipo 2 e delle nuove tecnologie che stanno rivoluzionando la gestione del paziente diabetico.
<<La comunicazione sui temi della patologia diabetica nelle farmacie è agevolata dal fatto che i pazienti che si presentano in farmacia sono molto fidelizzati, quindi c’è la possibilità da parte dei farmacisti di affrontare qualsiasi tipo di argomento anche molto facilmente>> spiega Pierluigi Annis.
<<Inoltre le farmacie, e così i farmacisti, non incontrano nessuna difficoltà anche laddove si tratti di innovazione nel campo del diabete poiché sono molto evolute ed informatizzate perché devono seguire le indicazioni di tipo statale e sono le prime ad innovarsi. Quindi – conclude come farmacisti siamo pronti a recepire tutte le nuove tecnologie e a dare una mano per migliorare la qualità della vita del paziente diabetico>>.
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