Contenuti esclusivi

Polmoniti da legionella, che fare? L’eradicazione del batterio che prolifera nelle condotte d’acqua in disuso

Un killer silenzioso, che può proliferare nei pomelli delle...

Governo della Sanità: le Regioni del Sud protagoniste alla Bari School

Senatore Zullo: “La sostenibilità delle cure passa per l’innovazione...

Domani la seconda giornata della Bari School. Ecco il programma dell’evento di Motore Sanità

Dall’importanza della prevenzione alla sostenibilità dei modelli sanitari, dal...

Alzheimer, attività fisica aumenta il volume del cervello

Basterebbe poco meno di mezz’ora di esercizio fisico per ottenere un incremento del volume del cervello e di conseguenza rallentare il calo di memoria e di abilità cognitive negli anziani

Secondo uno studio condotto dal professor Cyrus A. Raji, docente di neurologia presso la Washington University di St. Louis, con 25 minuti di esercizio fisico alla settimana è già possibile misurare un cambiamento nella morfologia del sistema nervoso centrale, sufficiente per limitare il declino legato all’età o per limitare il rischio di progredire verso una demenza di Alzheimer.

Lo studio ha coinvolto diecimila persone sane di età compresa tra i 18 e i 97 anni, divise in due gruppi: uno che svolgeva almeno 25 minuti di esercizio fisico a settimana e uno che non faceva esercizio. Utilizzando l’intelligenza artificiale, i ricercatori hanno analizzato le radiografie e le tomografie insieme, confrontando le differenze nel volume del cervello per diverse aree.

I risultati hanno stabilito che 25 minuti di movimento moderato a settimana (camminate, bicicletta o nuoto) producono un volume del cervello complessivo maggiore in ogni tipo di tessuto, inclusa la materia grigia, che supporta le funzioni del ragionamento. Inoltre, gli individui maggiormente allenati presentano un ippocampo più grande, che è l’area deputata alla memoria e al ragionamento, e un volume più ampio dei lobi frontali, parietali e occipitali. Questi sono tutti indicatori di un cervello sano e resistente.

Secondo l’ipotesi degli studiosi, la dimensione del cervello potrebbe indurre il rilascio di sostanze neurochimiche che, a loro volta, promuovono lo sviluppo di cellule cerebrali giovani e nuove reti arterovenose. “I dati emersi sono sorprendenti e incoraggianti”, ha affermato il professor Raji. Tuttavia, è importante sottolineare che lo studio ha evidenziato solo un vantaggio generico dovuto all’ esercizio fisico settimanale rispetto a chi non si muove.

I dati raccolti comprendono persone di tutte le fasce di età, il che testimonia l’effetto positivo sull’aumento del volume cerebrale. Questo studio potrebbe aprire nuove prospettive nella prevenzione delle demenze negli anziani. Sarebbe interessante approfondire questa ricerca per comprendere meglio il legame tra attività fisica e salute del cervello e individuare la quantità di esercizio fisico ideale per ottenere i massimi benefici.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Verso una terapia target che va a colpire un determinato marcatore tumorale,Il pancreas artificiale: una rivoluzione nel trattamento del diabete,Importante avanzamento nella cura delle maculopatie: aflibercept 8 mg autorizzato dall’UE con trattamenti ogni…

Seguici!

Ultimi articoli

Polmoniti da legionella, che fare? L’eradicazione del batterio che prolifera nelle condotte d’acqua in disuso

Un killer silenzioso, che può proliferare nei pomelli delle...

Governo della Sanità: le Regioni del Sud protagoniste alla Bari School

Senatore Zullo: “La sostenibilità delle cure passa per l’innovazione...

Domani la seconda giornata della Bari School. Ecco il programma dell’evento di Motore Sanità

Dall’importanza della prevenzione alla sostenibilità dei modelli sanitari, dal...

Endometriosi, dismenorrea nelle adolescenti campanello d’allarme

La dismenorrea, ovvero il dolore mestruale, è un fenomeno...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Polmoniti da legionella, che fare? L’eradicazione del batterio che prolifera nelle condotte d’acqua in disuso

Un killer silenzioso, che può proliferare nei pomelli delle...

Governo della Sanità: le Regioni del Sud protagoniste alla Bari School

Senatore Zullo: “La sostenibilità delle cure passa per l’innovazione...

Domani la seconda giornata della Bari School. Ecco il programma dell’evento di Motore Sanità

Dall’importanza della prevenzione alla sostenibilità dei modelli sanitari, dal...

Endometriosi, dismenorrea nelle adolescenti campanello d’allarme

La dismenorrea, ovvero il dolore mestruale, è un fenomeno...

Svelato un nuovo meccanismo di resistenza alla chemioterapia

Una ricerca spiega come l’equilibrio delle ROS e una...
spot_imgspot_img

Polmoniti da legionella, che fare? L’eradicazione del batterio che prolifera nelle condotte d’acqua in disuso

Un killer silenzioso, che può proliferare nei pomelli delle vecchie docce o negli impianti di climatizzazione ormai logori, si sta rivelando un problema di...

Governo della Sanità: le Regioni del Sud protagoniste alla Bari School

Senatore Zullo: “La sostenibilità delle cure passa per l’innovazione e il buon uso delle risorse. Centrali le politiche orientate alla prevenzione”. Pnrr, il ministro...

Domani la seconda giornata della Bari School. Ecco il programma dell’evento di Motore Sanità

Dall’importanza della prevenzione alla sostenibilità dei modelli sanitari, dal valore clinico dell’innovazione nel monitoraggio glicemico, fino al reinserimento sociale e alla presa in carico...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui