Assistenza domiciliare, ok dell’assemblea regionale alla proposta di legge
L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna ha varato una legge che elimina il requisito obbligatorio della convivenza tra caregiver e assistito. In passato, per essere riconosciuto come caregiver familiare era necessaria la coabitazione, ovvero vivere sotto lo stesso tetto della persona assistita. Questo vincolo è stato eliminato di fronte all’evidenza che tantissimi caregiver svolgono la loro funzione senza coabitare con la persona malata, disabile o anziana non autosufficiente. In questo modo viene regolamentato meglio l’accesso a chiunque sia impegnato nell’assistenza di una persona non autosufficiente.
Inoltre, la legge prevede la creazione del Fondo regionale caregiver, che avrà il compito di finanziare le attività previste dalla normativa e di sostenere economicamente i giovani under 24 che si dedicano all’assistenza domiciliare. Il provvedimento include anche la figura del giovane caregiver, che potrà beneficiare di aiuti e sostegni per svolgere al meglio il proprio ruolo.
La proposta di legge è stata presentata e illustrata dalla relatrice di maggioranza Francesca Maletti, che ha sottolineato l’importanza di adeguare la normativa, garantendo maggiori certezze nella definizione dei caregiver familiari e per rendere efficace il sistema di assistenza domiciliare.
RUOLO DI SUPPORTO
Il caregiver è una figura fondamentale nel supporto e nell’assistenza a persone non autosufficienti, a causa di malattia, infermità o disabilità. Vediamo nel dettaglio chi è il caregiver, e quali requisiti deve possedere:
Il caregiver si prende cura di un coniuge, un convivente di fatto, un familiare o affine entro il secondo grado. La persona assistita deve essere riconosciuta incapace di svolgere le normali occupazioni. Può essere invalida e necessitare di assistenza di lunga durata o ricevere indennità di accompagnamento.
Il caregiver può essere un figlio che assiste genitori anziani, un genitore che si prende cura di un figlio con handicap o anche un fratello, una sorella o un nipote. Una persona diventa caregiver quando si occupa stabilmente e duraturamente di un familiare ufficialmente riconosciuto come disabile o portatore di handicap.
COMPITI
Aiutare la persona assistita a prendere i farmaci prescritti.
Assistere nella mobilità dentro e fuori casa, ad esempio accompagnamento alle visite mediche.
Cura personale e igiene.
Supportare gli esercizi di terapia fisica.
Assistenza all’ora dei pasti.
Fare la spesa o accompagnare alla spesa l’assistito.
Svolgere piccole pulizie domestiche o manutenzione.
Agire rapidamente in caso di emergenza.
COMPETENZE
Esperienza comprovata come caregiver.
Capacità affrontare emergenze e primo soccorso.
Familiarità con le attività di pulizia e cucina.
Rispetto e buone capacità di comunicazione.
Dedizione, pazienza e amore per gli altri.
PUNTI QUALIFICANTI
La novità principale introdotta dalla Regione Emilia-Romagna riguarda la decadenza del requisito della convivenza con la persona assistita per qualificarsi come caregiver familiare. Vediamo i punti salienti della nuova legge.
Meno restrizioni. Finora, per essere considerato un caregiver familiare, era necessario convivere con la persona assistita. La nuova legge rimuove questa restrizione, apre le porte a un maggior numero di persone in grado di svolgere questi compiti.
Fondo Regionale. La legge prevede l’istituzione di un Fondo regionale caregiver. Questo fondo fornirà risorse finanziarie per sostenere le attività previste dalla legge e garantire un adeguato supporto ai caregiver.
Giovane Caregiver. Viene riconosciuta la figura del “giovane caregiver”, introdotta per mettere in luce gli under 24 che si occupano dell’assistenza domiciliare di persone non autosufficienti. Questo riconosce il ruolo cruciale che i giovani possono svolgere nell’assistenza familiare.
Valutazione Periodica. La legge prevede una clausola valutativa che richiede alla commissione Politiche per la salute di verificare l’attuazione della legge ogni tre anni. Questo assicura che la normativa sia adeguatamente implementata e che eventuali miglioramenti possano essere apportati.
La relatrice di maggioranza ha sottolineato che questa modifica mira a riflettere la realtà regionale, dove la convivenza non è sempre possibile ma il ruolo del caregiver è essenziale per molte famiglie.
IL PRECEDENTE
Dieci anni fa l’Emilia-Romagna aveva introdotto una legge pionieristica per l’epoca, che riconosceva la figura del caregiver e stabiliva i diritti e gli obblighi associati. L’aggiornamento introdotto vuole chiarire che la coabitazione con la persona assistita non è un requisito indispensabile per ottenere la qualifica di caregiver familiare. Questo aggiornamento legislativo è finalizzato a uniformare la Legge 2 del 2014 con quanto già avviene nella realtà regionale da anni.
L’obiettivo è garantire sempre maggiori certezze nella definizione e individuazione di questa figura fondamentale nella quotidianità delle nostre famiglie. Il ruolo dei caregiver è spesso invisibile ma essenziale per il benessere delle persone non autosufficienti.
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