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Invecchiamento attivo e senescenza. Premio Longevitas per la ricerca anti-aging

La longevità è un tema che, negli ultimi anni, ha catturato l’attenzione della società contemporanea. Con un numero crescente di persone che vivono in salute ben oltre la soglia degli 80 e 90 anni, la sfida non è solo quella di allungare la vita, ma di garantirne la qualità. In questo contesto, il Premio Longevitas, si propone di valorizzare l’impegno dei giovani laureati e laureandi che si dedicano alla ricerca e all’innovazione nel campo dell’invecchiamento attivo e della qualità della vita nell’anziano.

La cerimonia di conferimento della prima edizione del premio si è svolta oggi presso il Senato, per iniziativa della Fondazione Longevitas sostenuta in primis dalla senatrice Daniela Sbrollini. Cinque giovani talenti della ricerca scientifica hanno ricevuto un riconoscimento per le loro tesi di laurea che pongono la longevità al centro del dibattito. Si segnalano in questo senso i nomi di Diletta Signori di Livorno, Elena Moro di Meolo (Venezia), Vanessa D’Alpaos di Belluno, Francesca Colombo di Magenta (Milano) ed Emma Barile di San Pietro di Feletto (Treviso). Le ricerche coprono una vasta gamma di approfondimenti, dalla psicologia alla neuropsicologia clinica, geriatria e gerontologia, fino agli aspetti linguistici legati all’invecchiamento.

La riflessione
La longevità non è solo una questione di salute fisica; è un fenomeno complesso che coinvolge dimensioni psicologiche, sociali ed economiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che entro il 2050, il numero di persone di età superiore ai 60 anni raddoppierà, raggiungendo i due miliardi. Questa transizione demografica richiede un ripensamento radicale delle politiche sociali, della salute e dell’economia, con un focus particolare su come garantire a questa fascia di popolazione una vita attiva e soddisfacente.

La Presidente della Fondazione Longevitas, Eleonora Selvi, ha sottolineato l’importanza di valorizzare le culture e i contributi sul tema della senescenza e della ricerca anti-aging, delineando un ponte tra le generazioni. Scopo dell’iniziativa è, infatti, quella di promuovere la cultura dell’invecchiamento attivo e del dialogo interprofessionale. È chiaro che il futuro della nostra società dipenderà dalla capacità di integrare le conoscenze innovative dei giovani con l’esperienza degli anziani, creando un dialogo intergenerazionale proficuo.

«La longevità costituisce un aspetto essenziale della nostra società, una conquista preziosa, che la politica ha il dovere anzitutto di guardare in termini di risorsa, per i singoli e per la comunità, e di salvaguardare sul piano della costruzione di un ambiente che favorisca l’inclusione sociale, l’attività e il benessere in una società sempre più longeva – ha dichiarato la senatrice Daniela Sbrollini, Vicepresidente della X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato – È fondamentale promuovere una longevità positiva, abbattere le barriere sociali e culturali legate all’età e favorire le connessioni intergenerazionali per costruire equità e stabilità a lungo termine. È un obiettivo che mi impegno a portare avanti, al fianco della Fondazione Longevitas, delle istituzioni, società scientifiche, università e di tutte le organizzazioni che possano contribuire in un lavoro comune, promuovendo fattivamente questo tema essenziale nell’agenda della politica».

Aziende e Istituzioni
Il Premio Longevitas non sarebbe stato possibile senza il sostegno delle istituzioni, e di attori chiave come Named Group e Pfizer, che hanno collaborato per offrire un tributo significativo ai talenti emergenti. Alessio Romitelli, CEO di Named Group, ha affermato: «Sosteniamo con grande entusiasmo il premio Longevitas perché siamo fermamente convinti che il futuro della longevità passi attraverso la ricerca, l’innovazione e la collaborazione tra istituzioni, mondo accademico e industriale». Questo approccio olistico è essenziale per affrontare le sfide legate all’invecchiamento.

Anche Pfizer, con la sua lunga storia di innovazione nel campo della salute, ha ribadito il proprio impegno nel migliorare la qualità della vita della popolazione più anziana. Barbara Capaccetti, Country Medical Director di Pfizer per l’Italia, ha dichiarato: «Per un Paese come il nostro è fondamentale offrire qualità di vita alla popolazione più anziana contribuendo alla sostenibilità del sistema. Pfizer è in grado di farlo grazie a soluzioni terapeutiche innovative». La ricerca e lo sviluppo di farmaci e vaccini specifici per le patologie legate all’età sono cruciali per consentire alle persone di vivere in modo più sano e duraturo.

Ecco nel dettaglio, di seguito, i cinque premiati di questa prima edizione e gli argomenti delle loro tesi:

Diletta Signori, di Livorno, con una tesi sul ruolo delle opinioni soggettive sull’invecchiamento nel funzionamento cognitivo in adulti e anziani con invecchiamento tipico;

Elena Moro, di Meolo (Venezia), con una tesi sull’iniziativa “Fatti un Tagliando!” per la promozione del benessere psicologico e cognitivo nell’invecchiamento;

Vanessa D’Alpaos, di Belluno, con una tesi sulle conseguenze cognitive e psicosociali nella popolazione classe 1945-1957 in seguito al Disastro del Vajont;

Francesca Colombo, di Magenta (Milano), con una tesi sul progetto di ricerca-azione della Dementia Friendly Community Abbiategrasso per una società inclusiva per le persone con demenza;

Emma Barile, di San Pietro di Feletto (Treviso), con una tesi sulla lingua inglese per la Terza Età.

Menzione speciale: Iolanda Di Guida, di Napoli, con una tesi sul metodo Monte Carlo per la valutazione numerica del rischio di longevità.

Il Premio Longevitas è un’iniziativa rivolta a tutti i laureati e laureandi delle università italiane con una tesi di laurea sui temi della longevità, dell’invecchiamento attivo e del miglioramento della qualità della vita nella terza età, in molti ambiti, come, solo a titolo esemplificativo, le tecnologie al servizio dell’autonomia della persona, la prevenzione, l’Healthcare, l’Age Management, l’Architettura inclusiva, l’Urbanistica, la Comunicazione e il Marketing. L’iniziativa intende valorizzare le competenze emergenti in questo ambito, offrendo ai giovani laureati e laureandi opportunità di crescita professionale. Da queste prima edizione, svoltasi con grande successo, Fondazione Longevitas intende dare solidità e continuità al Premio per promuovere nel tempo l’approccio scientifico alla longevità come categoria essenziale del nostro tempo.

Il Comitato tecnico scientifico, composto da esperti provenienti da Istituzioni e organizzazioni del mondo dell’impresa, ha esaminato tutte le tesi pervenute in questa prima edizione e selezionato le più meritevoli in rapporto alla qualità dei contenuti, l’originalità delle soluzioni proposte e la capacità di fornire un contributo concreto all’innovazione per la longevità. I cinque vincitori del Premio Longevitas avranno l’opportunità di sostenere un colloquio finalizzato a uno stage presso le aziende sostenitrici, fortemente impegnate nei temi dell’invecchiamento attivo. Lo stage rappresenterà un’occasione per sviluppare competenze professionali e contribuire alla creazione di valore in medicina. I premiati avranno anche uno spazio dedicato al Milan Longevity Summit del prossimo 21-29 maggio.

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