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Sicurezza operatori sanitari: ddl è legge

E’ finalmente diventato legge il ddl sulla sicurezza degli operatori sanitari. E’ stato infatti approvato all’unanimità in via definitiva.

Si tratta di un provvedimento atteso da tempo. Sempre più spesso leggiamo infatti di aggressioni, da parte di pazienti e dei loro parenti, nei confronti del personale socio sanitario.

Ora, le violenze contro gli operatori sanitari potranno essere punite con sanzioni da 500 a 5 mila euro e con la reclusione da 4 a 10 anni (per lesioni gravi) e da 8 a 16 anni (per lesioni gravissime).

Verrà inoltre attivato un “Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie” presso il Ministero della Salute. Questo Osservatorio, sarà attivo presso il Ministero della Salute e monitorerà gli episodi di violenza. Il Ministro della Salute dovrà trasmettere al Parlamento una relazione sull’attività svolta dall’Osservatorio entro il 31 marzo di ogni anno.

L’Osservatorio sarà costituito , per la sua metà, da rappresentanti donne, prevedendo la presenza di rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale, delle regioni, di un rappresentante dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas).

Rappresentanti dei Ministeri dell’interno, della difesa, della giustizia e del lavoro e delle politiche sociali, degli ordini professionali interessati, delle organizzazioni di settore, delle associazioni di pazienti e di un rappresentante dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

Verrà anche istituita una “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”. Scopo di questa giornata è quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti di questo preoccupante fenomeno che è in forte crescita.

Al fine di evitare atti di violenza, le strutture sanitarie dovranno implementare, qualora ci fosse bisogno, i sistemi di sicurezza e stipulare specifici protocolli operativi con le forze di polizia, per garantire il loro tempestivo intervento.

Dovranno essere attivati anche corsi di formazione per il personale sanitario finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti.

 

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