È possibile scoprire la gravità del Covid tramite un semplice test delle urine? Da quando ormai 5 mesi fa il virus SARS-COV-2 si è diffuso a livello globale lo sforzo di moltissimi scienziati si è concentrato nello studiare i meccanismi dietro il covid.
Ogni giorno si scopre un tassello in più su questa malattia che ha causato oltre 700mila vittime nel mondo, adesso un gruppo di esperti sembra aver scoperto come determinare se il paziente subirà una forma grave di COVID-19.
Questa nuova scoperta arriva dal Giappone dove un gruppo di ricercatori del centro nazionale per le ricerche mediche internazionali ha studiato la relazione tra la concentrazione di un marker che indica danno renale, la proteina L-FABP che è riscontrabile nelle urine con basso danno di ossigeno, ed il cambiamento dei sintomi dei pazienti affetti da COVID.
Secondo gli scienziati giapponesi dopo aver fatto il test delle urine a 41 pazienti covid-positivi u 13 pazienti con una maggiore concentrazione di proteina L-FABP nelle urine, 8 sono peggiorati entro una settimana e due di loro sono dovuti essere sottoposti a ventilazione.
Allo stesso tempo, nessun peggioramento dei sintomi è stato osservato negli altri 28 soggetti con una concentrazione di L-FABP nelle urine nella norma. Gli scienziati giapponesi ipotizzano quindi che il legame tra la proteina L-FABP e l’andamento della malattia COVID-19 possa essere molto più stretto di quanto finora presunto e questo indicatore potrebbe venire utilizzato per finalità preventive.
Nonostante sia solo un primo studio sicuramente attirerà l’attenzione internazionale che si impegnerà nel capire la veridicità e l’utilità di questa scoperta.