Intervista ad Alberto Aglialoro, Direttore Servizio di Endocrinologia Diabetologia e Malattie Metaboliche ASL 1 Imperiese Sistema Sanitario Regione Liguria
Ci sono due aspetti fondamentali che vanno sottolineati e che sicuramente migliorano quella che è la qualità dell’assistenza al paziente affetto da diabete.
A parlarne, nel corso dell’evento “LA PANDEMIA DIABETE T2 – DAI MODELLI ORGANIZZATIVI, ALLE CRITICITÀ GESTIONALI, ALLE NUOVE OPPORTUNITÀ DI CURA”, promosso da Motore Sanità, è Alberto Aglialoro, Direttore Servizio di Endocrinologia Diabetologia e Malattie Metaboliche ASL 1 Imperiese Sistema Sanitario Regione Liguria.“Innanzitutto non si può non negare che una rivoluzione è stata l’introduzione di nuovi farmaci innovativi che possono essere prescritti anche dal territorio e che indubbiamente hanno un ruolo fondamentale nel proteggere il paziente dallo sviluppo delle complicanze croniche, cardiovascolari e renali”, spiega Aglialoro. “Questi farmaci hanno un’azione che va oltre l’obiettivo metabolico, quindi la raccomandazione che si esorta è quella di prescriverli il prima possibile per migliorare quella che è la sopravvivenza dei pazienti e la qualità della loro vita stessa. L’altro aspetto estremamente importante riguarda i modelli organizzativi dell’assistenza alla cronicità diabete e, in questo senso, sicuramente diventa fondamentale un’implementazione di quello che già esiste: una medicina territoriale e una medicina d’iniziativa. È indispensabile la condivisione del percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale col territorio e tutto questo è possibile alla luce del DM77 e di quello che ci viene indicato dal Piano Nazionale, che ci dà la possibilità di implementare attraverso le case di comunità questa collaborazione col territorio”.