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Il consumo di alcol tra i giovani in Italia ha raggiunto un livello allarmante

Secondo il rapporto del 2023 redatto all’ISS, circa 1 milione e 370 mila ragazzi di età compresa tra 11 e 25 anni hanno consumato alcolici in modalità a rischio per la salute nel 2021.

Il consumo di alcol tra i giovani in Italia è oggetto di crescente preoccupazione, e la luce è stata gettata su questa problematica a seguito degli ultimi eventi di cronaca che hanno coinvolto adolescenti e che sembrano avere il consumo di alcol come uno dei fattori in comune. In quest’ottica, l’Ona (Osservatorio nazionale alcol) dell’Istituto Superiore di Sanità ha effettuato uno studio dettagliato per comprendere l’entità del problema e tracciare un quadro attuale della situazione.

Secondo il rapporto del 2023, circa 1 milione e 370 mila ragazzi di età compresa tra 11 e 25 anni hanno consumato alcolici in modalità a rischio per la salute nel 2021. Questo numero allarmante evidenzia che il consumo di alcol tra i giovani è ancora una realtà diffusa in Italia. In particolare, nel gruppo di età considerato, che spazia dagli adolescenti ancora quasi bambini ai giovani adulti, il 18,6% dei maschi e il 12,8% delle femmine sono classificati come consumatori a rischio.

Nonostante ci sia una tendenza alla diminuzione delle frequenze di consumo, è evidente che il problema persiste e richiede un’attenzione costante. Come sottolineato dagli esperti, “i dati sono ben lontani dal valore atteso di zero” per i minori. Questo significa che esiste ancora un’ampia fetta di giovani che si avvicina all’alcol in maniera problematica.

Un aspetto preoccupante emerso dallo studio è il cosiddetto “binge drinking,” ovvero l’abbuffata alcolica. Nel 2021, l’11,4% dei maschi e il 6,4% delle femmine di età compresa tra 11 e 25 anni hanno praticato il binge drinking. Tra gli under 18, il 2,3% dei maschi e l’1,8% delle femmine hanno sperimentato questa pericolosa pratica.

I dati mostrano anche un notevole incremento del consumo di alcol con l’avanzare dell’età. Nel gruppo di età 18-20 anni, il 72,3% dei maschi e il 62,2% delle femmine consuma bevande alcoliche, con 300.000 giovani che bevono in modalità a rischio e 279.000 che si ubriacano. Tra i 21-25enni, circa 450.000 sono consumatori a rischio, rappresentando il 19,9% dei maschi e il 10,9% delle femmine, con 424.000 giovani che si ubriacano regolarmente.

Questi dati sconcertanti spingono gli esperti a ribadire l’importanza di una strategia nazionale dedicata ai giovani che miri agli obiettivi della Risoluzione del Parlamento europeo per una strategia alcol zero, seguendo anche le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che da anni ha identificato il contesto giovanile come un ambito in cui l’obiettivo dovrebbe essere quello di promuovere un ambiente privo di alcol.

In conclusione, il consumo di alcol tra i giovani in Italia rimane una sfida significativa per la società. Mentre gli esperti sottolineano una tendenza alla diminuzione, è evidente che il problema è ancora molto diffuso e richiede misure efficaci, compresa un’educazione sulla consapevolezza dei rischi legati all’alcol e una maggiore sensibilizzazione pubblica. La creazione di una strategia nazionale focalizzata sui giovani potrebbe essere la chiave per affrontare questo problema in modo efficace e proteggere la salute e il benessere delle generazioni future.

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