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Ictus cerebrale e Covid-19

Molte Recenti casistiche nazionali ed internazionali hanno acceso i riflettori sul rapporto tra pandemia da Covid-19 e ictus cerebrale.

Quando, ormai oltre un anno fa, la pandemia da Covid-19 fece la sua comparsa prima in Italia e poi in tutta Europa le informazioni disponibili su questo virus ed i suoi effetti sull’uomo erano praticamente zero.

In quest’ultimo anno però le principali risorse della ricerca mondiale sono state destinate allo studio e la ricerca sia per trovare una cura a questa terribile malattia sia per capirne con precisione i meccanismi ed i suoi effetti.

Se alcuni aspetti del virus sono stati chiariti dalla scienza ancora molti restano un mistero, gli sforzi della comunità scientifica però ogni giorno riescono a fornirci nuovi tasselli del puzzle.

Ad essere sconosciuti non sono però soltanto gli effetti diretti sull’uomo del Covid-19 ma anche tutti gli effetti che la pandemia ed il lockdown hanno avuto sulla salute pubblica. Uno di questi aspetti è costituito dal rapporto tra il virus e l’insorgere di ictus cerebrale.

La correlazione tra ictus cerebrale e Covid-19.

Questa correlazione sembra essere stata confermata da molte recenti casistiche sia nazionali che internazionali.

L’emergenza sanitaria e le conseguenti problematiche organizzative hanno determinato grandi difficoltà nella cura dei pazienti con ictus acuto, senza considerare che molte persone, spaventate dal possibile rischio di contagio in Pronto Soccorso o nei Reparti, hanno proprio evitato di rivolgersi ai servizi di emergenza anche in presenza di chiari e riconoscibili sintomi di ictus.

Un comportamento che di fatto ha causato una minore ospedalizzazione (fino al 50% di ricoveri in meno) o comunque un ritardo nella possibilità di intervenire.

Ma un intervento in ritardo o addirittura un mancato intervento possono peggiorare una prognosi e causare, quindi, esiti più invalidanti della malattia vascolare cerebrale.

Inoltre la stessa infezione da SARS-CoV-2, determinando un aumento della coagulabilità del sangue, comporta un rischio di ictus ischemico, con una frequenza che raggiunge il numero di 8 pazienti su 100 affetti da Coronavirus.

In particolare, gli ictus che avvengono nei soggetti colpiti da questa malattia infettiva sono di maggiore gravità rispetto a quelli dei soggetti non-Covid.

Una situazione quindi drammatica che ha aggravato gli effetti dell’Ictus che nel nostro Paese rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, colpendo quasi 150.000 italiani all’anno.

Per avere maggiori informazioni sull’ictus potete visitare il sito di A.L.I.Ce. https://www.aliceitalia.org/

Per avere informazioni sui consigli degli esperti su alimentazione e rischio seguite il link: https://mondosanita.it/rischio-ictus-i-consigli-degli-esperti-sullalimentazione/

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