Dopo anni di duro e incessante lavoro, i risultati sono arrivati e sono importanti, soprattutto perché la battaglia che si sta cercando di combattere attraverso gli strumenti affinati della ricerca scientifica è contro il tumore del pancreas. Il risultato porta il nome di vaccino a Dna di seconda generazione per la cura del tumore del pancreas, e arriva dall’ospedale Molinette della Città della salute e della scienza di Torino.
Dopo anni di duro e incessante lavoro, i risultati sono arrivati e sono importanti, soprattutto perché la battaglia che si sta cercando di combattere, attraverso gli affinati strumenti della ricerca scientifica, è contro il tumore del pancreas, uno tra i tumori più aggressivi e letali. Il risultato porta il nome di vaccino a Dna 2.0 per la cura del tumore del pancreas e arriva dal laboratorio del professor Francesco Novelli, presso l’ospedale Molinette della Città della salute e della scienza di Torino.
Francesco Novelli è responsabile del laboratorio di immunologia dei tumori del Centro di ricerca in medicina sperimentale (CeRMS) delle Molinette, professore ordinario di immunologia e direttore del dipartimento di Biotecnologie molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino. Da anni nel suo laboratorio si studia la relazione tra il sistema immunitario e il tumore pancreatico. Questi studi hanno portato all’identificazione di una proteina iper-espressa nel tumore del pancreas, l’alfa-enolasi, capace di scatenare nei pazienti con tumore pancreatico una risposta anticorpale e l’attivazione di linfociti T anti-tumore.
Questa proprietà immunostimolante ha suggerito lo sviluppo di un vaccino a Dna, codificante l’intera sequenza di alfa-enolasi che si è rivelato efficace, e in maggior misura in combinazione con la chemioterapia, nel ritardare la progressione del tumore del pancreas in modelli animali, senza tuttavia eradicarlo del tutto.
Per aumentare l’efficacia terapeutica del vaccino, il gruppo del professor Novelli ha sviluppato un vaccino a Dna di seconda generazione, selezionando solo alcune sequenze dell’intera alfa-enolasi aventi la capacità di stimolare una più forte e sostenuta risposta anti-tumore (ENO3PEP). In modelli animali il vaccino ENO3PEP si è rivelato più efficace e potente rispetto a quello di prima generazione nel bloccare la progressione del tumore del pancreas e nello scatenare una risposta immunitaria anti-tumore.
Un finanziamento di 950.000 euro (PNRR) sosterrà il completamento degli studi preclinici, di tossicità e bio- distribuzione e la raccolta delle informazioni necessarie per ottenere l’autorizzazione di AIFA della sperimentazione clinica del vaccino 2.0 a Dna per la cura del tumore del pancreas. Il progetto, sviluppato con il sostegno della Fondazione ricerca Molinette onlus, sarà condotto in collaborazione con l’Unità del Policlinico P. Giaccone di Palermo, guidato dalla professoressa Serena Meraviglia.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Nuova possibile cura per l’emicrania, Telemedicina, facciamo chiarezza