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La Salute, un bene da salvaguardare con programmi di prevenzione a tutti i livelli

I principali nemici dell’uomo: malattie croniche, nuove infezioni, tumori, superbatteri resistenti agli antibiotici.

Il nostro servizio sanitario ha di fronte importanti sfide per continuare a garantire la migliore presa in carico degli ammalati e il miglior percorso di cura e di assistenza, in un’epoca in cui i principali nemici dell’uomo sono le malattie croniche, i tumori, i superbatteri resistenti agli antibiotici, la dipendenza da sostanze, le nuove infezioni. La prevenzione è lo strumento dal quale partire, a tutti i livelli, per salvaguardare la salute delle persone, quindi anche del nostro pianeta.

All’evento annuale di Motore Sanità, la WINTER SCHOOL 2023 di Pollenzo (CN), del 16 e 17 febbraio, la Salute è al centro del dibattito. Si parlerà, tra gli altri temi, di: prevenzione (stili di vita); programmi di screening (prevenzione secondaria); vaccini; come prevenire le malattie croniche; strategie per contrastare i super batteri resistenti agli antibiotici; come rispondere ai bisogni di salute dei malati oncologici, come usare al meglio il cibo come fonte di prevenzione.

“In una cornice così prestigiosa come l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – spiega il Professor Ettore Novellino, Chimico farmaceutico dell’Università Cattolica di Roma -parlare di cibo non è solo la priorità ma è lo spunto per evidenziare quanto la salute sia un bene da salvaguardare con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, primo fra tutti l’informazione, soprattutto la corretta informazione, con la quale promuovere i corretti stili di vita, il ruolo del cibo (partendo dai frutti della terra nel vero senso) come fonte di prevenzione per le persone sane, l’importanza dei vaccini, l’efficacia delle nuove tecnologie al servizio della salute stessa, le strategie per contrastare le nuove pandemie (dalle patologie dismetaboliche all’antimicrobico resistenza, alla dipendenza da sostanze). La prevenzione dunque, prima di tutto, che salva la vita degli uomini e del pianeta”.

LA PREVENZIONE EFFICACE

Servono azioni per una prevenzione efficace: che vada dalla promozione dei corretti stili di vita, alla maggiore informazione sulle più impattanti (dal punto di vista epidemiologico, sociale ed economico) malattie del mondo occidentale – diabete, patologie cardiovascolari, patologie oncologiche, obesità – all’uso dei vaccini per prevenire le malattie, ai programmi di screening per controllare i fattori che sviluppano le malattie.

SOS MALATTIE CRONICHE

L’Italia si caratterizza per una popolazione con elevata aspettativa di vita alla nascita (circa 83 anni secondo la rilevazione Istat relativa al 2019) con una precisa ricaduta sul servizio sanitario nazionale (SSN) costante invecchiamento della popolazione (circa di over 65 e 3,6% circa di over 80), che genera un aumento delle patologie soprattutto croniche.

Secondo i dati Istat 2022, 4 italiani su 10 soffrono di almeno una malattia cronica e 2 su 10 di due o più malattie croniche. Per quanto riguarda le malattie rare, in Italia sarebbero circa 2 milioni, moltissimi dei quali in età pediatrica.

Il XX Rapporto Nazionale sulle politiche della cronicità sottolinea alcuni elementi di criticità nella presa in carico dei pazienti cronici rispetto a: ritardi diagnostici, dovuti principalmente alle liste di attesa e alla mancanza di personale specializzato sul territorio; scarsa identificazione dei centri di riferimento per alcune patologie rare.

NUOVO VOLTO PER L’ONCOLOGIA

Il Piano oncologico nazionale 2023-2027 è stato approvato in Conferenza Stato Regioni il 26 gennaio scorso e quindi è pronto per essere implementato. Sono diversi i temi da affrontare per garantire il miglior percorso di cura e di assistenza ai malati oncologici, alla luce anche del fatto che sono aumentati i casi di tumore, 14mila negli ultimi due anni nel nostro Paese.

Le grandi sfide per il servizio sanitario nazionale sono potenziare l’attività di prevenzione primaria (osservare corretti stili di vita permetterebbe di prevenire almeno il 30% dei nuovi casi di tumore), di prevenzione secondaria (esistono disparità regionali per quel che concerne i programmi di screening, con un impatto negativo della pandemia, destinato a mantenersi anche nei prossimi anni), e di prevenzione (terziaria) delle complicazioni e delle recidive. Attorno all’Oncologia esiste anche un tema di sostenibilità: infatti, se i piani non sono finanziati adeguatamente sono destinati a rimanere in gran parte sulla carta.

MALATTIE CARDIOVASCOLARI: UNA PANDEMIA

Le malattie cardiovascolari da anni rappresentano in Italia la principale causa di morte ( del totale dei decessi, dati ISTAT 2017). Ogni anno nel mondo muoiono 18 milioni di persone per malattia cardiovascolari più di 224.000 in Ita lia di cui circa 47.000 sono imputabili al mancato controllo del colesterolo di queste l’85% per malattia cardiovascolare aterosclerotica. La malattia ha anche un rilevante impatto economico, non solo in termini di costi diretti ma anche indiretti (perdit a di produttività). È ormai assodato che livelli elevati di colesterolo Ldl non sono più solo un fattore di rischio ma causa della malattia, con alterazioni che iniziano già in età giovanile, con il 73% di uomini e il 43% di donne sesso che nella middle ag e presentano segni di malattia subclinica.

In questa area fortunatamente le terapie a disposizione, tutte estremamente efficaci, hanno portato evidenze scientifiche robuste e consolidate negli anni sul loro valore preventivo e curativo sia in prevenzione primaria sia in prevenzione secondaria, ma oggi è necessario intervenire ulteriormente perché nel mondo reale alte percentuali di pazienti non sono a target anche in prevenzione secondaria (oltre il 60%), molti pazienti “abbandonano i trattamenti dopo prescrizione, durante il follow up.

LOTTA AI SUPER BATTERI RESISTENTI AGLI ANTIBIOTICI

Un tema aperto e urgente è l’antimicrobico resistenza (AMR) da abuso di antibiotici, oggi considerata non solo una vera e propria pandemia considerata ma anche tra le 10 minacce più gravi alla salute mondiale: causa ogni anno circa 33.000 morti in Europa, di cui 10.000 solo in Italia che in Europa registra l’epidemiologia più elevata di patogeni multi-resistenti o resistenti a particolari classi di antibiotici, come i carbapenemi.

Super batteri resistenti agli antibiotici mettono in ginocchio i sistemi sanitari di tutto il mondo. Le linee di intervento sono un uso corretto, la prevenzione, la ricerca, lo sviluppo e la produzione di nuovi antibiotici capaci di contrastare le infezioni sostenute da patogeni divenuti resistenti a maggiore criticità, e la formazione sulle pratiche di controllo del rischio infettivo e di stewardship antimicrobica oltre che sul potenziamento della diagnostica microbiologica.

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