Contenuti esclusivi

Malattie mitocondriali e nuove frontiere nella ricerca: terapie avanzate, intelligenza artificiale e il ruolo dei pazienti

Innovazione e progresso al centro del 14° convegno nazionale...

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico...

Le microplastiche sono anche nelle placche delle arterie (e raddoppiano il rischio di infarto e ictus)

«Il primo passo è riconoscere che il basso costo e la convenienza della plastica sono ingannevoli e che, di fatto, nascondono grandi danni, come il contributo della plastica agli esiti associati alla placca aterosclerotica»


Dopo che sono state trovate in diversi organi e tessuti, dal fegato ai polmoni, compresi i tessuti cardiaci, dalla placenta al  latte materno, uno studio italiano ha rilevato le micro- e nanoplastiche anche nelle placche aterosclerotiche, i depositi nelle arterie che spalancano le porte a ictus e infarto. Non solo: le placche aterosclerotiche “da inquinamento” sono anche più infiammate della norma, quindi più friabili ed esposte a rischio di rottura con un aumento almeno 2 volte più alto del rischio di infarti, ictus e mortalità rispetto a placche aterosclerotiche che non contengono plastica. 

La scoperta arriva da una ricerca coordinata da ricercatori dell’Università  della Campania Luigi Vanvitelli, pubblicato sul The New England Journal of Medicine.

L’indagine è stata condotta su 257 pazienti con oltre 65 anni sottoposti a alla rimozione delle placche aterosclerotiche delle carotidi. Le placche sono state analizzate con il microscopio elettronico così da rilevare l’eventuale presenza di micro- e nanoplastiche, cioè particelle plastiche con un diametro rispettivamente inferiore a 5 millimetri o a 1 micron. «L’analisi ha dimostrato la presenza di particelle di polietilene a livelli misurabili (circa 20 microgrammi per milligrammo di placca) nel 58,4% dei pazienti e di particelle di Pvc (in media 5 microgrammi per milligrammo di placca) nel 12,5%», commenta Giuseppe Paolisso, coordinatore dello studio e ordinario di Medicina Interna dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. «Soprattutto, tutti i partecipanti sono stati seguiti per circa 34 mesi e si è osservato che in coloro che avevano placche ‘inquinate’ dalle plastiche il rischio di infarti, ictus o di mortalità per tutte le cause era almeno raddoppiato  rispetto a chi non aveva placche aterosclerotiche contenenti micro- e nanoplastiche, indipendentemente da altri fattori di rischio cardio-cerebrovascolari come età, sesso,  fumo, indice di massa corporea, valori di colesterolo, pressione e glicemia o precedenti eventi cardiovascolari», aggiunge. 

CONTINUA A LEGGERE SU HEALTHDESK.IT

Seguici!

Ultimi articoli

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico...

Da un piccolo invertebrato nuove risposte per Alzheimer e Parkinson

Botryllus schlosseri, un piccolo animale marino che vive nella...
spot_imgspot_img

Malattie mitocondriali e nuove frontiere nella ricerca: terapie avanzate, intelligenza artificiale e il ruolo dei pazienti

Innovazione e progresso al centro del 14° convegno nazionale Mitocon, a Padova dal 25 al 27 ottobre 2024 Le malattie mitocondriali sono patologie rare ma...

Il segreto della longevità: lezioni dalle blue zones

Come lo stile di vita nelle ‘zone blu’ influisce sulla salute e la longevità Okinawa in Giappone, Ikaria in Grecia, alcune zone della Sardegna, Nicoya...

Mastocitosi, come riconoscere una malattia rara

Presentato in occasione della Giornata Mondiale il video didattico divulgativo in tre minuti lanciato da ASIMAS, Associazione Italiana Mastocitosi La medicina moderna ha indagato e...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui