Garantire qualità di vita e benessere negli anni della pensione: è con questo spirito che Fondazione Longevitas ha annunciato di avere in programma, per il 17 maggio, una giornata interamente dedicata alla prevenzione e allo screening della fragilità negli anziani in Lombardia, un’iniziativa che mira a cambiare il modo di affrontare l’invecchiamento, promuovendo informazione, prevenzione e cura precoce.
Intitolato “frAgilità al Centro”, il progetto si sviluppa nelle province di Monza Brianza, Como e Brescia coinvolgendo complessivamente sei centri di aggregazione per anziani. L’obiettivo è duplice: da un lato, offrire un’opportunità gratuita di valutazione della propria condizione di fragilità; dall’altro, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di una strategia di prevenzione che può fare la differenza tra autonomia e disabilità.
L’iniziativa, presentata in conferenza stampa in Regione Lombardia, ha ricevuto il patrocinio di numerose organizzazioni scientifiche, istituzioni regionali e università. Nel panel dei consulenti scientifici spiccano i nomi di Giuseppe Bellelli dell’Università Milano-Bicocca, Alessandra Marengoni dell’Università di Brescia, Andrea Maria Maresca dell’Università dell’Insubria.
Ma cosa si intende esattamente per fragilità? Si tratta di una condizione clinica complessa, riconoscibile attraverso una valutazione multidimensionale, che indica una riduzione delle riserve funzionali dell’organismo e una maggiore vulnerabilità agli stress, siano essi infezioni, traumi o interventi chirurgici. La fragilità non è un destino inevitabile dell’età, ma piuttosto il risultato di molteplici fattori: malattie croniche, perdita di capacità funzionali, fattori sociali e ambientali. Secondo le stime più recenti, circa il 10-15% delle persone over 65 che vivono a domicilio sono considerate fragili, mentre questa percentuale sale al 25-30% tra gli over 80. Questi numeri evidenziano come la fragilità rappresenti un problema di salute pubblica di vasta portata, con impatti diretti sulla qualità di vita, sulla richiesta di assistenza e sui costi sanitari.
Prevenire è possibile: il ruolo della diagnosi precoce
L’evento del 17 maggio rappresenta un’occasione da prendere al volo, ogni partecipante potrà sottoporsi gratuitamente a un’analisi della propria condizione di fragilità, attraverso strumenti di valutazione riconosciuti a livello internazionale. I professionisti coinvolti forniranno inoltre consigli pratici su come prevenire l’insorgenza di questa condizione, con particolare attenzione a corretti stili di vita, alimentazione equilibrata e vaccinazioni. Inoltre, si parlerà di nutrizione, con la consegna di materiali informativi e di supplementi alimentari a base di aminoacidi essenziali e non. La corretta integrazione nutrizionale rappresenta uno degli strumenti più efficaci per rafforzare le riserve funzionali degli anziani e ridurre il rischio di cadute, infezioni e perdita di autonomia.
“Si tratta di un primo esperimento, proposto in Lombardia e in Italia, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fragilità e di promuovere un cambio di paradigma nella gestione dell’invecchiamento”, ha spiegato il Prof. Giuseppe Bellelli. “Se i risultati saranno positivi, vogliamo trasformare questa giornata in un appuntamento annuale, estendendolo ad altre città e coinvolgendo più centri”. L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di impegni della Fondazione Longevitas, che mira a promuovere la ricerca, l’educazione e la prevenzione nell’ambito della longevità attiva. I dati raccolti durante la giornata rappresenteranno un patrimonio utile per studi sulla prevalenza della fragilità nella regione, contribuendo a sviluppare politiche di salute più efficaci.
Il valore sociale e il coinvolgimento delle comunità locali
Uno degli aspetti più innovativi di “frAgilità al Centro” è il coinvolgimento diretto delle comunità locali e degli operatori sul territorio. Specializzandi e dottorandi in gerontologia, grazie alla loro generosità e competenza, offriranno gratuitamente il proprio servizio, aiutando a creare un ponte tra le istituzioni accademiche e le esigenze reali degli anziani.
L’iniziativa, che vede il patrocinio di Regione Lombardia, rappresenta inoltre un segnale di attenzione e rispetto verso le persone più anziane, spesso vittime di stereotipi e di una cultura che tende a normalizzare la perdita di capacità come un passaggio inevitabile. Al contrario, “frAgilità al Centro” vuole ribadire che anche in età avanzata si può mantenere qualità di vita e autonomia, a condizione di intervenire tempestivamente.
Un messaggio di speranza e di responsabilità collettiva
La salute degli anziani non è solo una questione individuale, ma una responsabilità collettiva. La prevenzione della fragilità è un investimento sulla società stessa, che si traduce in un minor carico per il sistema sanitario, in un miglior benessere generale e in una società più inclusiva e solidale. Nel contesto attuale, la Lombardia si trova ad affrontare un incremento delle fragilità legate all’età avanzata. «Lo scenario che abbiamo di fronte è caratterizzato da un aumento delle fragilità. In Lombardia la percentuale degli anziani sul totale della popolazione è in costante crescita: più di 3 milioni di lombardi vivono in una condizione di cronicità, mentre sono 672mila i cittadini con una limitata autosufficienza», afferma Federico Romani, Presidente del Consiglio regionale della Lombardia. Questi dati evidenziano un bisogno crescente di politiche e interventi mirati a garantire una qualità della vita dignitosa e sostenibile per le persone più vulnerabili.
Mettere al centro la fragilità significa creare sinergie e mettere in rete energie, idee, competenze e risorse. La prevenzione emerge come l’asset principale del welfare lombardo, capace di ridurre il peso delle fragilità e di promuovere un invecchiamento attivo e sereno. «Dietro ogni fragilità c’è sempre un nome e un cognome», sottolinea Romani, evidenziando come ogni persona sia un caso unico che richiede attenzione personalizzata. La sfida consiste nel coniugare risorse umane ed economiche attraverso una reale e concreta condivisione di obiettivi ed esperienze, come dimostra il progetto della Fondazione Longevitas.
L’impegno della Fondazione Longevitas, guidata dalla Presidente Eleonora Selvi, si concentra proprio su questo. «La Fondazione Longevitas è impegnata ogni giorno nel promuovere la longevità positiva e costruire un ambiente che favorisca l’inclusione sociale, l’attività e il benessere nella società longeva, a partire dalla promozione della salute delle persone anziane», dichiara Selvi. Per la Fondazione, la prevenzione rappresenta un cardine fondamentale e un’arma imprescindibile per contrastare le fragilità. È fondamentale che la società non consideri la fragilità come una condizione scontata e inevitabile dell’età avanzata, ma che la riconosca come un problema che può essere prevenuto efficacemente. In ottica di benessere, aggiunge la Presidente, «è importante che la fragilità non sia considerata una condizione scontata e naturale conseguenza dell’avanzare dell’età: è al contrario una problematica che si può prevenire». La promozione di stili di vita sani, la prevenzione delle malattie croniche e l’inclusione sociale sono strumenti chiave per aggiungere agli anni non solo quantità, ma anche qualità.
Accorgimenti per prevenire le fragilità
ATTIVITÀ FISICA
Importanza: mantenere forza ed equilibrio a tutte le età per ridurre il rischio di cadute e migliorare la qualità della vita.
Programma:
Esercizi semplici e mirati (es. sollevare bottigliette d’acqua, camminare su una linea immaginaria).
Obiettivi: aumentare forza muscolare, resistenza, equilibrio e coordinazione.
Consigli pratici:
Allenarsi almeno 3 volte a settimana con esercizi di forza ed equilibrio.
Camminare all’aperto, preferibilmente in compagnia, almeno 2 volte a settimana.
RISERVA COGNITIVA
Importanza: stimolare la mente per prevenire il declino cognitivo, migliorare memoria e attenzione.
Modi per allenare la mente:
Leggere quotidianamente libri, giornali o riviste.
Risolvere giochi di logica e parole crociate.
Imparare cose nuove: una lingua, uno strumento musicale o un hobby.
Usare la tecnologia per rimanere connessi con amici e familiari.
ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE
Obiettivo: contrastare sarcopenia (debolezza muscolare) e malnutrizione, preservare forza muscolare e autonomia.
Consigli:
Seguire la dieta mediterranea: frutta, verdura, cereali integrali, pesce, olio extravergine d’oliva.
Apporto proteico: almeno 1-1,2 g di proteine per kg di peso corporeo ideale al giorno.
Assumere aminoacidi essenziali (Leucina, Isoleucina, Valina) e altri (NEAA) tramite alimenti come latte o supplementi.
Integrare Omega-3 e Vitamina D.
Bere acqua a sufficienza per evitare disidratazione.
VISTA E UDITO
Problemi comuni con l’età: indebolimento di vista e udito.
Consigli:
Effettuare controlli regolari dal medico.
Utilizzare occhiali appropriati e apparecchi acustici.
Mantenere una buona comunicazione e sicurezza, riducendo il rischio di isolamento e cadute.
SOCIALIZZAZIONE E BENESSERE MENTALE
Importanza: relazioni sociali riducono stress, solitudine e depressione.
Attività consigliate:
Partecipare a corsi di gruppo o associazioni locali.
Trascorrere tempo con familiari e amici.
Fare volontariato per sentirsi utili.
Restare connessi con i propri cari tramite tecnologia.
PROTEZIONE: VACCINAZIONI
Motivazione: sistema immunitario meno efficiente con l’età, rischio di infezioni.
Vaccini raccomandati:
Anti-influenzale annuale.
Anti-COVID19 annuale.
Anti-pneumococcica.
Anti-Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio).