Secondo l’ultimo rapporto delle agenzie delle Nazioni unite “Tendenze della mortalità materna” nel mondo ogni due minuti una donna muore durante la gravidanza o durante il parto. Addirittura, secondo il rapporto, nonostante le nuove scoperte scientifiche e la crescita del PIL globale in costante crescita la situazione nel mondo sarebbe peggiorata negli ultimi anni.
Nei paesi occidentali una donna che muore durante la gravidanza o durante il parto è un evento eccezionale, ascrivibile alla pura fatalità o all’errore umano. Nei paesi dove la povertà è diffusa e dove l’accesso alle cure mediche è minino o addirittura nullo la possibilità per le neomamme di morire è una costante.
Secondo l’ultimo rapporto delle agenzie delle Nazioni unite “Tendenze della mortalità materna” nel mondo ogni due minuti una donna muore durante la gravidanza o durante il parto. Addirittura, secondo il rapporto, nonostante le nuove scoperte scientifiche e la crescita del PIL globale in costante crescita la situazione nel mondo sarebbe peggiorata negli ultimi anni.
La mortalità materna può essere causata da moltissimi fattori come emorragie gravi, ipertensione, infezioni legate alla gravidanza, complicazioni da aborto non sicuro e condizioni sottostanti che possono essere aggravate dalla gravidanza (come l’HIV/AIDS e la malaria). Però quello che accomuna tutti questi fattori di mortalità è che sono tutti in gran parte prevenibili e curabili con l’accesso a un’assistenza sanitaria di alta qualità e rispettosa.
Il problema è che fin troppe donne non hanno accesso ad un’assistenza sanitaria adeguata. Infatti, secondo il rapporto delle Nazioni Unite, una donna in gravidanza su tre donne non riesce ad accedere nemmeno a quattro sugli otto controlli prenatali raccomandati oppure riceve cure postnatali non adeguate. Inoltre, le differenze relative al reddito familiare, al livello di istruzione aumentano ulteriormente i rischi per le donne incinte emarginate, che hanno un accesso minimo alle cure di maternità essenziali ma hanno maggiori probabilità di avere problemi di salute durante la gravidanza.
Il rapporto fornisce numeri sconcertati: a livello globale dal 2000 al 2020 ci sono stati 287.000 decessi di donne gravide. Il rapporto inoltre sottolinea come dal 2015 la situazione sia peggiorata. Come ci si poteva aspettare la maggioranza di questi decessi è da riscontrarsi nelle zone più povere del mondo e nelle nazioni devastati da conflitti armati.
Nel 2020, circa il 70% di tutte le morti materne si è verificato nell’Africa subsahariana. In nove paesi che affrontano gravi crisi umanitarie, i tassi di mortalità materna erano più del doppio della media mondiale (551 decessi materni ogni 100.000 nati vivi, rispetto ai 223 a livello globale).
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