Nella regione europea dell’Oms nel 2022 sono state effettuate 110.486 diagnosi portando il totale delle persone che convivono con l’Hiv a 2,4 milioni. Aumentano i test, ma 1 persona su 6 ha evitato di sottoporvisi per paura dello stigma. Il rapporto di Oms ed ECDC sull’Hiv/Aids in Europa
Nel 2022 in Europa (intesta come regione europea dell’Oms) le diagnosi di Hiv sono aumentate del 4,2 per cento, in 37 Paesi su 49 è stato registrato un incremento dei casi. Non è necessariamente una brutta notizia: da una parte infatti vuol dire che sono stati eseguiti più test e che meno persone restano ignare della loro condizione.
Almeno così la vede Andrea Ammon, direttrice dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc): «Anche se un aumento delle diagnosi nel 2022 potrebbe sembrare negativo, è la prova che stiamo andando nella giusta direzione con molte persone che vivono con l’HIV in grado di accedere meglio ai test, alle cure e ai servizi di di cui hanno bisogno».
Ma i dati dell’ultimo rapporto congiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (ufficio regionale per l’Europa) e dell’European Centre for Disease Prevention and Control sull’Hiv/Aids in Europa hanno indubbiamente anche un significato negativo. Il numero delle infezioni è ancora alto: nel 2022 nella Regione europea dell’Oms, che oltre agli Stati membri dell’Unione europea comprende le repubbliche ex-sovietiche, sono state effettuate 110.486 diagnosi di Hiv portando il totale delle persone che convivono con il virus a 2,4 milioni. Il dato dimostra che si può fare di più per prevenire le infezioni. Inoltre, si stima che ancora oggi quasi il 30 per cento delle persone con Hiv non sappia di aver contratto il virus. «Questo aumento delle diagnosi è un grande risultato e mi congratulo con tutti coloro che si impegnano a rendere disponibili test rapidi nelle comunità in cui vivono i pazienti. Tuttavia, abbiamo ancora molta strada da fare per garantire che nessuno venga lasciato indietro. Sappiamo che nella nostra Regione c’è un numero significativo di persone che non sa di vivere con l’HIV. Infatti solo il 72 per cento è a conoscenza del proprio status», dichiara Hans Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa.