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Quarant’anni di CEINGE a vent’anni dall’inaugurazione della sede: ieri, oggi e domani del Centro di biologia molecolare e biotecnologie avanzate 

Quarantennale dalla fondazione e Ventennale della sede del CEINGE centro per la biologia molecola e le biotecnologie avanzate di Napoli. Una struttura di eccellenza di cui sono soci la Regione Campania e l’Università Federico II

Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente della Regione Campania, On.le Vincenzo De Luca, il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, prof. Matteo Lorito, il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, dott. Giuseppe Longo, Soci del CEINGE, il Sindaco di Napoli, prof. Gaetano Manfredi, e il fondatore del CEINGE prof. Franco Salvatore.

Il Presidente del CEINGE prof. Pietro Forestieri ha dato il benvenuto e ha moderato gli interventi, l’Amministratore delegato dott. Mariano Giustino ha fatto una panoramica sui progetti in essere e futuri. 

Un doppio anniversario per celebrare un’eccellenza napoletana nel Mondo. Il Ceinge compie 40 anni, fu fondato nel 1984 da Francesco Salvatore. Dopo vent’anni, nel 2004, fu inaugurata la sede di via Gaetano Salvatore, nella zona ospedaliera di Napoli. Oggi, il Centro è un punto di riferimento della Sanità pubblica, grazie ai 200mila esami diagnostici avanzati all’anno, e anche della ricerca, con circa 250 pubblicazioni scientifiche annue. 

Il CEINGE è stato fondato quarant’anni fa dal professor Franco Salvatore, biochimico di rilievo internazionale, Emerito dell’Università. L’idea visionaria del prof. Salvatore, poi pienamente realizzata, era di creare un laboratorio “aperto”, caratterizzato da una costante interazione tra diagnostica e ricerca e basato su biotecnologie di ultima generazione. Nato come laboratorio pilota, reso disponibile dall’Università di Napoli Federico II, dal 2004 ha sede nell’attuale edificio in via Gaetano Salvatore 486 ed è diventato un centro dotato di laboratori e spazi di servizio con attrezzature scientifiche di utilizzo comune, facility infrastrutturali e piattaforme tecnologiche d’avanguardia. Il CEINGE, oggi di proprietà dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II e dell’Università di Napoli Federico II, opera nel campo della biologia molecolare e delle biotecnologie avanzate applicate alla Salute dell’Uomo. 

«Il CEINGE oggi è una comunità scientifica e un centro di biotecnologie avanzate che può competere a livello internazionale – afferma il Presidente Pietro Forestieri –. Con 38 laboratori di diagnostica, ricerca e facility, abbiamo raggiunto risultati eccellenti nel campo delle malattie genetiche rare, onco-ematologiche, neurodegenerative, delle malattie congenite del metabolismo, con una media annua di oltre 200 pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali e di oltre 200mila prestazioni diagnostiche.  Grazie alla continua interazione tra ricerca e diagnostica e alla dotazione di piattaforme tecnologiche avanzate, il CEINGE può costantemente migliorare ed incrementare la propria attività ed essere a tutti gli effetti un punto di riferimento per la Sanità della Regione Campania e per il Servizio Sanitario Nazionale». 

Il Ceinge ha ancora importanti potenzialità di crescita. «Si potrebbero realizzare altri 7 laboratori edificando un terzo piano già autorizzato sul fabbricato principale e c’è tutta la nuova palazzina da completare dove si potrebbero realizzare oltre 1.300 mq di laboratori in open space – spiega l’Amministratore delegato Mariano Giustino –. Lo sviluppo futuro del Ceinge passerà anche attraverso una crescita del suo modello organizzativo con l’approccio metodologico del “One Health” e lo sviluppo di attività nei campi delle scienze forensi, della nutraceutica, l’alimentazione e gli stili di vita, l’ambiente, il mondo vegetale e animale».

Sulle peculiarità che rendono la diagnostica molecolare del CEINGE un esempio quasi unico nel panorama nazionale si è espresso il Coordinatore delle attività diagnostiche: «Abbiamo un’enorme variegatura di indagini disponibili per tutti i cittadini della Regione anche in regime di ricovero (oltre 500 malattie) e siamo tra le prime regioni di Italia per numero di malattie screenate alla nascita – chiarisce il professor Giuseppe Castaldo –. Inoltre, il rapporto continuo con i medici che richiedono le indagini ci permette di garantire diagnosi “personalizzate” per le malattie rare. Siamo orgogliosi anche del fatto che oltre il 10% delle nostre prestazioni sono offerte a cittadini di altre regioni, spesso anche del Nord».

Trentotto laboratori di ricerca, di diagnostica e facility a cui se ne potrebbero aggiungere altri 7, edificando un altro piano già autorizzato, circa 300 tra dipendenti, ricercatori, dottorandi e studenti, 21 studi per ‘i principal investigator’, 204 lavori scientifici pubblicati lo scorso anno, circa 207mila prestazioni diagnostiche erogate nel 2023. E ancora, oltre 56mila screening effettuati su bambini alla nascita lo scorso anno e oltre 39mila neonati screenati in un anno per la SMA, di cui 5 risultati positivi e sottoposti a terapia, a partire dal 21esimo giorno di vita, presso l’Azienda ospedaliera Santobono-Pausillipon. Sono alcuni dei numeri del Ceinge, centro di ricerca e diagnostica, che celebra i 40 anni dalla sua fondazione e i 20 anni della sede posta all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria della Federico II di Napoli. Il Ceinge è Centro unico regionale per lo screening neonatale della Campania, attività che svolge anche per la Regione Calabria. A ricordare il lavoro svolto fino ad oggi e le “grandi potenzialità” che il Centro ha, è stato l’amministratore delegato, Mariano Giustino, che ha sottolineato come “lo sviluppo futuro del Ceinge passerà anche attraverso una crescita del suo modello organizzativo con l’approccio metodologico del ‘One Health’ e lo sviluppo di attività nei campi delle scienze forensi, della nutraceutica, dell’alimentazione e degli stili di vita, dell’ambiente, del mondo vegetale e animale”. Le principali aree in cui il Ceinge opera sono: malattie genetiche rare, malattie oncologiche (tumori solidi e del sangue), malattie neurodegenerative, microbioma e nutrizione nei bambini, covid- post covid e malattie correlate. Attività che – ha sottolineato Giustino – “vengono realizzate grazie ad un portafoglio di progetti cofinanziati con fondi europei, nazionali, regionali, di fondazioni e di aziende private”. E in tema di fondi europei, l’amministratore delegato ha posto l’accento sul fatto che “in un momento di Pnrr, il Ceinge è una struttura che per la sua configurazione e organizzazione non ha un facile accesso a questi fondi Pnrr, anzi ne ha pochissimo”.

Da qui l’invito a tutte le istituzioni “a un sempre maggiore sostegno finanziario alla ricerca”.

IL PRESIDENTE DE LUCA 

 “Abbiamo la migliore disposizione a dare seguito alle intuizioni del professore Salvatore. Vorremo dare continuità a questa intuizione e al lavoro straordinario che ha prodotto: una realtà d’eccellenza e faremo di tutto non solo per tenerla viva, ma per svilupparla. Noi siamo pronti ad accogliere i progetti più creativi, ma ricordatevi sempre del piccolo dettaglio legato alle risorse”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto alla cerimonia per festeggiare i 40 anni dall’istituzione del Ceinge e i 20 anni dall’inaugurazione della sede all’interno dell’Azienda ospedaliera universitaria Federico II. De Luca ha ricordato quanto sia stato importante l’aiuto del Ceinge durante la pandemia da covid ed ha rivendicato le prestazioni “d’eccellenza” fornite ai cittadini: “Siamo l’unica regione in Italia che offre gratuitamente uno screening neonatale per individuare malattie rare e per combattere in modo particolare l’atrofia muscolare. Grazie a questo, si sono salvati già molti neonati che hanno potuto beneficiare di cure a 20 giorni dalla nascita. E’ davvero – ha proseguito – uno dei tanti punti d’eccellenza della sanità della nostra regione, ma ovviamente questo vuol dire erogare risorse perché, va ricordato, che il Ceinge è una struttura pubblica che è sì una grande qualità, ma richiede un finanziamento continuo da parte della Regione altrimenti il Ceinge muore e noi dobbiamo difendere questa realtà”.

VACCINI ANTICANCRO 

“La Regione Campania ha investito 140 milioni di euro per la ricerca contro il cancro e oggi sono in via di sperimentazione clinica sia un vaccino contro tumori al seno che al colon. Era la nostra grande ambizione quando abbiamo deciso di stanziare risorse imponenti per la ricerca oncologica”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo intervento ai festeggiamenti per il quarantennale del Ceinge, aggiungendo che “se riuscissimo a produrre un vaccino contro il cancro, o almeno contro alcune e tipologie, sarebbe motivo di grandissima soddisfazione e un onore per tutti noi e forse – ha sottolineato – riusciremmo perfino a produrre un’immagine di Napoli e della Campania della modernità. Ma non lo dite in giro altrimenti si prendono ‘collera’, a cominciare da qualche ministro sgangherato di questa sgangherata Repubblica”.

SANITA’ – “Dobbiamo proseguire la battaglia perché dal punto di vista del riparto delle risorse sanitarie la Campania rimane l’ultima regione d’Italia. E’ una vergogna nazionale e dobbiamo combattere per strappare ogni anno non dico la risorsa media pro-capite, che tutti i cittadini italiani hanno, ma almeno per avvicinarci alla media nazionale”. Lo ha affermato Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in occasione della cerimonia per celebrare i 40 anni dall’istituzione del Ceinge.

Il presidente della Regione ha rivolto alla platea un appello “a farci sentire perché davvero non è più tollerabile che la Campania debba ricevere meno di tutte le regioni d’Italia. Credo che dovremmo combattere di più, essere meno distratti e avere meno propensione ad essere amici di tutti quanti. Dobbiamo imparare a difendere i nostri diritti, difendere la sanità pubblica che poi significa difendere la povera gente”.

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